Iovino (Cgil): “Serve un piano con più controlli a garanzia della salute dei lavoratori”

“L’ispettorato del Lavoro sta rafforzando l’azione di vigilanza su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in stretta collaborazione con le Prefetture e le Forze dell’ordine. E’ una buona notizia. Per quanto ci riguarda, fin dall’inizio dell’emergenza, stiamo facendo la nostra parte, segnalando quotidianamente agli organismi competenti il mancato rispetto del protocollo sottoscritto il 14 marzo in sede governativa per contrastare il Covid-19”. Così, in una nota, Roberto Iovino, segretario della Cgil di Roma e del Lazio. “In questi anni – continua – gli ispettori del lavoro sono stati depotenziati e nonostante ciò si stanno spendendo per garantire ai lavoratori salute e sicurezza. Occorre un piano per potenziare le risorse umane e nei prossimi giorni proporremo di utilizzare, cosi’ come previsto dal d. lgs.758/1994, i soldi delle sanzioni per assumere nuovi ispettori e tecnici della prevenzione”. “In vista della fase 2, i cui tempi e regole saranno disciplinati dal governo, – precisa – i nostri delegati stanno lavorando per sottoscrivere importanti accordi di settore e aziendali. L’obiettivo è farci trovare pronti quando le aziende riapriranno e garantire la salute dei lavoratori attraverso i dispositivi di protezione e il distanziamento sociale. In queste settimane, gli Rls (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) hanno giocato un ruolo importante, garantendo un presidio fondamentale di tutela dei lavoratori e della salute pubblica. Stiamo inoltre sollecitando le istituzioni e i datori di lavoro a sottoscrivere accordi per regolamentare lo smartworking e il telelavoro. Si tratta di strumenti fondamentali in questa fase di emergenza ma che nel lungo periodo rischiano di creare nuove patologie professionali, da problemi posturali allo stress da lavoro correlato. Sarà per questo necessario verificare che sia pienamente rispettato quando previsto dai contratti di lavoro”. “Restano pesanti incognite su come riattivare il trasporto pubblico per garantire salute e sicurezza nel percorso casa-lavoro – dice ancora Iovino -. Molti lavoratori si stanno rivolgendo ai nostri patronati per vedere riconosciuto l’infortunio da contagio, così come previsto dalle circolari dell’INAIL. Nel prossimo futuro se non ci saranno regole chiare sul trasporto dei lavoratori, si rischierà che la sicurezza garantita nelle aziende non venga assicurata in itenere e questo sarebbe una sconfitta per tutti, oltre che un enorme problema per la salute pubblica. Per questo, da settimane, la Cgil di Roma e del Lazio ha aperto uno sportello telematico Salute e Sicurezza. La Cgil c’è e non lascerà nessuno da solo. Invitiamo tutti lavoratori che ne avessero bisogno a scrivere alla nostra mail saluteesicurezza@lazio.cgil.it e su whatsapp al numero 3480143653”.
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