Fase Due, i sindacati chiedono l’apertura del confronto sulla mobilità: “Evitare false ripartenze”

“Superata l’emergenza sanitaria, per la ripartenza delle attività nelle prossime settimane saranno determinanti le azioni che verranno messe in campo a livello nazionale e nella nostra regione sulla mobilità delle persone e delle merci. In attesa delle linee guida nazionali, che è necessario escano al più presto, è indispensabile far partire il confronto a livello territoriale per evitare false ripartenze”. Lo chiedono, in una nota, Cgil di Roma e del Lazio, Cisl di Roma Capitale Rieti e Cisl del Lazio e Uil del Lazio. “Viste le peculiarità e le criticità del sistema della mobilità nella nostra regione sarebbe un errore non prevedere un confronto serrato per condividere le azioni da mettere in campo. Siamo tutti consapevoli che le leve per ottenere risultati immediati sono limitate – continua la nota – ragion per cui serve un confronto ampio sulle scelte che saranno adottate. Ad oggi manca ancora un tavolo istituzionale sul tema e le dichiarazioni stampa, in particolare dei rappresentanti di Roma Capitale, non fanno che aumentare le nostre preoccupazioni”. “Riteniamo sbagliato che gli appelli delle nostre categorie per condividere le misure da mettere in atto per permettere di svolgere un servizio in sicurezza per operatori e cittadini non abbiamo avuto ancora riscontro – aggiungono i sindacati -. Va recuperato il tempo perduto per farci trovare pronti quando la fase più acuta dell’emergenza sarà passata. Vanno date risposte a chi usa i mezzi di trasporto per raggiungere il posto di lavoro, riorganizzati e potenziati i servizi, definite soluzioni per permettere investimenti sulle infrastrutture e sui mezzi, garantita la sostenibilità economica delle aziende, data piena applicazione ai protocolli sulla sicurezza definiti con il governo”. “La riorganizzazione della mobilità della nostra Regione, se si cercano soluzioni e progetti condivisi, può rappresentare una grande opportunità di rilancio per il settore e di miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Se invece si continuerà ad evitare il confronto – concludono le sigle sindacali – restando sordi alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori ciò si trasformerà in un boomerang che darà un colpo mortale ad un settore strategico per il paese facendoci ripiombare nell’emergenza sanitaria”, concludono.
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