Polizia e Sicurezza, Consap al Governo: “Contratto subito! Una battaglia da combattere uniti”
Contratto subito!, lo chiede il Segretario Generale Nazionale della Consap Cesario Bortone, con una lettera aperta in cui fa appello all’unità sindacale. In attesa del nuovo possibile rimpasto dell’esecutivo di governo nazionale, il sindacato di polizia ricorda alla parte governativa che il comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, è ancora in attesa di una convocazione per il rinnovo contrattuale e il ritardo è diventato ormai insostenibile, il potere d’acquisto e il valore dello stipendio comprese le indennità accessorie di un poliziotto è diminuito sensibilmente rispetto al costo della vita. Tutti i sindacati, naturalmente, “ma in tempi diversi “, hanno denunciato questo ritardo, c’è chi lo ha fatto durante il governo precedente contando i giorni del mancato rinnovo contrattuale, per poi accusare un inspiegabile guasto al count-down, quando è cambiato il colore del governo e chi lo fa adesso appoggiandosi al partito del precedente ministro dell’interno, dimenticando il periodo dei clamorosi proclami, privi di denaro per gli stipendi dei poliziotti, di quel ministro e sottolineati dallo stesso Capo della Polizia con una colorita espressione. Il mancato rinnovo del contratto di lavoro, per noi della Consap deve essere denunciato e preteso subito e senza ritardo a prescindere dal colore del governo in carica, perché la sicurezza è un bene comune che è, e deve restare, al di sopra delle parti e degli schieramenti. E’ necessario – prosegue Cesario Bortone - che tutte le sigle di categoria riescano a fare quadrato insieme e senza tentennamenti, perché in questa battaglia, da affrontare per restituire dignità economica e funzionale a colleghe e colleghi, che stanno, come di consueto, offrendo una grande risposta all’eccezionale impegno richiesto dall’emergenza pandemica, l’unità è un valore imprescindibile. Le somme stanziate, già sono esigue, con circa 42 euro nette medie pro capite, se a questo sommiamo l’attuale penuria delle indennità accessorie, ferme nel valore al 2003, nessun interesse di parte può essere anteposto alla necessità di rinnovare il contratto dei poliziotti. Perché la Consap – conclude Bortone - sta con i poliziotti”
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