L’Unione Nazionale Consumatori alla Confcommercio: “Flat tax non può essere progressiva”

Per il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, la flat tax, deve tenere insieme tre principi, uno dei quali è la progressività, anche attraverso un uso accorto delle detrazioni e delle deduzioni d’imposta. "Purtroppo la flat tax, essendo piatta, per definizione non può essere progressiva. A maggior ragione non lo può essere se, per trovare le risorse, vanno tagliate con l’accetta le deduzioni e le detrazioni fiscali" afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. "Con una procedura d’infrazione alle porte, non ci si può illudere di trovare le risorse dalla riduzione della spesa pubblica improduttiva e dal contrasto all’evasione. Sarebbe bello, ma è pura fantasia. L’unica via sarà tagliare il bonus di 80 euro, pari a 9,4 mld, le detrazioni per il recupero edilizio, 6,8 mld, le detrazioni per le spese sanitarie, 3,3 mld, l’esenzione Irpef per la prima casa, 3,6 mld, e così facendo si arriverà esattamente a quei 23,1 mld che serviranno ad evitare l’aumento dell’Iva. Per fare la flat tax bisognerà andare addirittura oltre, aggiungendo ad esempio le detrazioni mutui prima casa, 1 mld, le detrazione spese di riqualificazione energetica, 1,8 miliardi" prosegue Dona. "Peccato che così facendo, oltre ad essere il solito gioco delle 3 carte, si renderebbe ancora più iniqua la flat tax, dato che queste deduzioni e detrazioni servono a sostenere le famiglie a fronte di uscite importanti della loro vita" conclude Dona.
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