Zoomarine, riflettori della Lav sullo show dei delfini

“Zoomarine ha formale licenza di zoo, ciononostante lo “Show dei delfini” presenta, secondo noi, numerose criticità. Per questo abbiamo chiesto ai Ministeri di Salute e Ambiente di disporre e far effettuare i necessari controlli, per verificare il rispetto della normativa UE sugli zoo (recepita in Italia con Decreto attuativo 73/2005)”, afferma Andrea Casini, responsabile LAV Area Animali esotici. L’Associazione, infatti, tra settembre 2018 e agosto 2019, ha effettuato numerosi sopralluoghi presso la struttura di Torvajanica (Roma), ad opera di volontari e staff: in seguito al sopralluogo del 20 luglio scorso è stato prodotto un dettagliato Rapporto, che analizza in particolare lo “Show dei delfini”, che si svolge due volte al giorno. Sia durante gli spettacoli del 20 luglio, che in altre occasioni, sono state documentate ripetitività, comportamenti innaturali, forzature nel far riprodurre atteggiamenti umani, sia durante gli spettacoli che nelle sessioni fotografiche successive. Gli show sono caratterizzati da una vera e propria “sceneggiatura”, sostenuta da una voce registrata che ne scandisce lo svolgimento, vincolando gli animali alla ripetizione degli stessi esercizi ogni volta, in contrasto con quanto stabilito dalla normativa che afferma che “Le dimostrazioni devono essere variabili (..)”. Ancora più incredibile quanto emerso durante le sessioni fotografiche post-show, nelle quali i delfini vengono indotti a ripetere innumerevoli volte la stessa posa e a mettere in atto comportamenti innaturali, come il “gesto di saluto” o le uscite dall’acqua in cui l’animale, ad ogni scatto, viene fatto collocare sulla bilancia assumendo una posizione con la schiena arcuata e la testa e la coda in alto (Video 4; ScreenShoot 12), atteggiamenti vietati dalla normativa (D.Lgs. 73/2005, Allegato 1, lettera H, comma 34) che precisa, ad esempio che “I delfini possono essere rimossi dall’acqua solo quando assolutamente necessario e solo in presenza del medico veterinario della struttura o del curatore responsabile, su indicazioni ed in attesa del medico veterinario”. Abbiamo quindi chiesto alla Dottoressa Maddalena Jahoda dell’Istituto Tethys di visionare i filmati realizzati durante il sopralluogo del 20 luglio, e ha confermato la nostra analisi: oltre che a forzature dei delfini in atteggiamenti innaturali e “umanizzanti”, e ad una ripetitività degli esercizi/performance, uno dei rischi di stress più grande (che in alcuni casi porta a gravi danni alla salute degli animali) è quello dovuto ai forti suoni delle attrazioni, degli schiamazzi del pubblico e dagli eventi speciali, come concerti e feste notturne o serali (report LAV su rilevazioni fonometriche). “A tal proposito, sappiamo che sono previsti dei fuochi artificiali per l’evento speciale di Halloween a Zoomarine: ci auguriamo che siano state adottate tutte le misure per la salvaguardia degli animali, e che lo show pirotecnico non sia né accecante né, ovviamente, rumoroso. Noi, come sempre, monitoreremo!", aggiunge Casini. È stata pubblicata in questi giorni fa (articolo su Global Voices), infatti, la notizia della morte per shock (letteralmente per lo spavento) di un canguro di 18 mesi a seguito dello show pirotecnico troppo rumoroso all’Emperor Valley Zoo a Trinidad. “Zoomarine sostiene di agire nel rispetto delle normative e di garantire il benessere degli animali, ma quanto abbiamo documentato non può essere ignorato. – conclude Casini – Per questo abbiamo inviato il Rapporto ai Ministeri di Salute e Ambiente, ai quali chiediamo, in caso di accertamento di violazioni, di applicare le sanzioni previste e di adottare i necessari provvedimenti, a garanzia del benessere degli animali coinvolti”.
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