Martella (Sottosegretario all’Editoria):“L’intervento pubblico è imposto al Legislatore dal pluralismo”

“L’intervento pubblico a sostegno dell’editoria non è solo giustificato, ma imposto al legislatore per il rispetto del pluralismo dell’informazione”. Così il sottosegretario all’editoria, Andrea Martella, in audizione davanti alla commissione Cultura della Camera sulle linee programmatiche.
Per Martella è necessario “un radicale cambio di paradigma che non può che trovare fondamento nel richiamo dei valori costituzionali” perché “nell’informazione si saldano due principi fondanti: la libertà di pensiero e il pluralismo delle fonti” e “oggi la difesa di questa condizione preliminare è il punto fermo che deve orientare il decisore politico”.
“Occorre una nuova legge di sistema per l’editoria paragonabile a industria 4.0”, una “Editoria 5.0”, ha aggiunto, che dia “stabilità e certezza alla contribuzione diretta coerente con i recenti pronunciamenti della corte costituzionale” e che guardi alla “difesa del pluralismo e dell’informazione”.
Il tema del sostegno alle agenzie di stampa, ha detto inoltre Martella, è di “estrema rilevanza” perché la loro attività ha “natura di bene pubblico” che “non solo giustifica ma implica l’intervento statale”.
Il sottosegretario ha confermato che le convenzioni attualmente in essere, che sarebbero scadute il prossimo marzo, saranno prorogare fino “30 settembre 2020”.
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