Zannola(Pd): “Piano sociale di Roma Capitale inadeguato nonostante fanfara”

“La Giunta Raggi ha approvato a maggioranza il Piano sociale cittadino. E subito è partita la fanfara propagandistica, come se si trattasse del miglior piano al mondo e, cosa ancora più incredibile, prima non fosse stato fatto mai niente. Mi permetto dunque, con umiltà e senso di servizio (visto il mio impegno di consigliere) di evidenziare alcuni aspetti, diciamo così, rilevanti”. Lo scrive in un post su Fb il consigliere del Pd capitolino Giovanni Zannola. “Il percorso partecipativo risale al primo anno di mandato così come i dati che si riferiscono al 2017 – spiega Zannola -. Assurdo invece è approvare un piano senza minimamente rendersi conto di quanto e come l’incidenza della pandemia abbia modificato l’assetto e i bisogni sociali della città, modificandone le necessarie risposte. Sul percorso partecipativo ci sarebbe poi da far notare come i nostri ordini del giorno ed emendamenti siano stati tutti bocciati. Certo ci è stato detto che si sta lavorando ad un documento integrativo da consegnare entro la fine dell’anno. Va bene che si avvicina Natale, ma chiederci di credere alla favole mi sembra troppo”. “Nessuno degli strumenti di innovazione sociale introdotto con forza dalla riforma del codice del terzo settore è presente – continua Zannola -. Parliamo di coprogettazione, coprogrammazione. Nessun elemento per sviluppare politiche di sussidiarietà orizzontale. Ripeto, nessuno. E questa doveva essere la Giunta della partecipazione dal basso”. “C’è una nota lieta – aggiunge Zannola – l’introduzione dei Leps ed è uno dei motivi per cui scegliamo di non votare contro questo piano, ma astenerci. Non basta però introdurli, serve delinearli e, anche qui, non c’è traccia di indicatori a riguardo. Un piano sociale cittadino non può essere un atto di indirizzo: deve essere qualcosa di esecutivo. Sindaca Raggi, riprovi la prossima volta. Ah no, per fortuna, il prossimo anno potrebbe essere meglio”, conclude Zannola.
Commenti