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  • martedì 29 aprile 2025

Raggi:“Roma non è mafiosa, da quando ci siamo noi i cittadini denunciano”

 


“Ci sono state, ci sono tutt’ora e per troppi anni una parte importante della politica ha deciso di girare la testa dall’altra parte. Ricordo che abbiamo abbattuto otto villette dei Casamonica, tutti sapevano, ma preferivano per quieto vivere nella migliore delle ipotesi, o perché c’erano invece in qualche modo dei rapporti lasciarle lì. Quando le abbiamo abbattute i cittadini erano commossi, non ci credevano neanche più. Roma non è una città di mafie, è una città dove la mafia e la criminalità in parte ha preso il sopravvento, perché c’è stata una bruttissima complicità politico affaristica, che ha impedito che questi gruppi fossero cacciati via”. Lo afferma la sindaca di Roma, Virginia Raggi a Fanpage.


“Le risposte la stiamo dando con i fatti, serve duro lavoro, serve perseveranza, nulla si ottiene schioccando le dita e nessuno ha la bacchetta magica. Però abbiamo dimostrato di saper fare i conti, di poter gestire i bilanci con il rigore del buon padre di famiglia e investire tutti i soldi che abbiamo in servizi per i cittadini”, aggiunge la numero uno del Campidoglio.


Raggi insiste e spiega che la sua giunta lavora e lo fa proprio nell’ottica di portare servizi in quelle periferie dove la crisi innescata dal coronavirus può ancora peggiorare le cose, rafforzando il potere dei clan pronti anche ad investire ci capitali illeciti in attività economiche in difficoltà grazie.


“Serve creare posti di lavoro, con interi settori come il turismo in enorme sofferenza, serve intervenire soprattutto creando posti di lavoro”, sottolinea.


“Gli investimenti che facciamo e che siamo continuando a fare sono tantissimi. A cominciare dai servizi, pensiamo agli interventi sulle strade e agli interventi su nidi e scuole. In tantissime periferie abbiamo aperto scuole e nidi che erano abbandonati. Abbiamo concluso quei procedimenti amministrativi per cui mancava sempre un documento, una carta non si arrivava mai. Abbiamo aperto delle strutture che oggi vengono frequentate, quindi abbiamo ricominciato a portare dei servizi nelle periferie”, conclude la Raggi.


 

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