Prima di essere colpito al,a testa con il colpo di pistola, Luca è stato colpito a colpi di mazza ed ha cercato di difendersi

I riscontri autoptici portano nuovi elementi sul caso Sacchi, il giovane assassinato a bruciapelo a Roma con un colpo di revolver alla testa. La ricostruzione del medico legale che ha svolto l’autopsia e che è stata messa a disposizione del Pm parla di una colluttazione che ha preceduto lo sparo alla testa. Luca Sacchi tentò di difendersi parandosi il volto con le braccia nel tentativo di schivare alcuni colpi inferti con la mazza da baseball. Sul corpo del giovane sono stati infatti individuati alcuni lividi sulle braccia che sono compatibili con il tentativo del ragazzo di proteggersi il volto dai colpi di mazza. E sono cinque i cellulari che gli investigatori stanno analizzando nell’ambito dell’indagine: obiettivo è ricostruire i contatti tra i vari pusher coinvolti nella vicenda nella fase "precedente e successiva" all’aggressione. C’è stato anche il nulla osta, della Procura di Roma alla restituzione alla famiglia del corpo del 24enne. Il pm Nadia Plastina ha dato l’ok dopo l’esame autoptico. A questo punto la famiglia può fissare i funerali che potrebbero svolgersi già la prossima settimana.
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