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  • mercoledì 30 aprile 2025

Per rimuovere oggetti abbandonati nella Capitale spesi 155mila euro mese

 


Lo scheletro di un vecchio natante in via Carlo Tranfo e una pagaia in via Usai (VI Municipio, Si avvicina l’estate e, in territori peraltro molto lontani dal lido capitolino, anche vecchie attrezzature prettamente marine vanno ad accrescere la lunga lista di oggetti abbandonati indiscriminatamente e scorrettamente sul suolo pubblico, in sfregio al decoro urbano. Insolito e curioso anche il divanetto sofà di semi antiquariato gettato in via Principe Eugenio, insieme agli immancabili scarti edili sempre in via Usai, al frigorifero in via Tuscolana e ai materassi imballati in via dei Robilant – ponte Milvio. Questi 5 esempi, risalenti agli ultimi giorni, sono purtroppo l’ennesima testimonianza delle illecite abitudini da parte di incivili e svuota-cantine senza scrupolo che deturpano gli angoli della Capitale. Lo comunica in una nota AMA Spa. 


Per rimuovere questi materiali e avviare a riciclo le parti recuperabili, Ama ha dovuto istituire un servizio dedicato. I dati di quest’ultimo periodo sono purtroppo inequivocabili e danno il senso della recrudescenza del fenomeno: oltre 50 tonnellate di materiali rimosse in 4 settimane (27 aprile – 24 maggio). Sono 18/20 le squadre che ogni giorno effettuano questo servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti, elettrici ed elettronici abbandonati su strada in tutti e 15 i Municipi su due turni di lavoro (mattina e notte). Gli interventi si svolgono sulla base di una pianificazione che comprende sia le segnalazioni dei tecnici di zona che monitorano il territorio, sia quelle dei cittadini tramite il Numero Verde 800867035. 


“Quello che sembra lo scheletro di un vecchio natante all’angolo di via Tranfo mancava all’elenco degli oggetti strani e insoliti nei quali ogni giorno si imbattono i nostri operatori – dichiara l’amministratore unico di AMA Stefano Zaghis -. Per rimuovere rifiuti del genere, come altri di grossa taglia, e avviare a riciclo le parti recuperabili, è attivo un servizio dedicato che comporta costi per la collettività. Nelle ultime 4 settimane, infatti, per rimuovere oltre 50 tonnellate di materiali scaricati illecitamente su strada, abbiamo speso oltre 155 mila euro. Al danno ambientale, dunque, si aggiunge anche un esborso economico. Invito i cittadini romani a segnalare questi comportamenti incivili che nuocciono fortemente al decoro della Capitale”. 


 

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