La Nuvola dell’Eur ospiterà i Concerti dell’Opera di Roma

Gli spazi immaginifici del Convention Center La Nuvola dell’Eur aprono le porte al Teatro dell’Opera. L’11, il 18 e il 23 settembre l’Orchestra dell’Opera capitolina e i cantanti del progetto ‘Fabbrica´ Young Artist Program saranno in scena nella inedita cornice per tre concerti gratuiti presentati questa mattina dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, dal sovrintendente del teatro dell’Opera Carlo Fuortes e dall’amministratore delegato di Eur Spa Antonio Rosati. “Stiamo cercando nuovi modi di fare le cose, come ci impone il Covid, senza fermarci. Trovare la sinergia tra due istituti che si erano sfiorati, ma non avevano trovato un vero dialogo, è un modo di presentare questo progetto ai romani dicendo abbiate fiducia nel futuro”, ha spiegato la sindaca di Roma Raggi. Venerdì 11 settembre si parte per un vero e proprio viaggio nella storia della lirica con Gluck e Mozart, venerdì 18 settembre va in scena Rossini e mercoledì 23 settembre arie e brani di Bellini e Donizetti. “L’invito ai romani è quello di tornare a vivere la città con fiducia, a non chiudersi in casa, l’era del lockdown è finita e speriamo che sia alle spalle”, ha sottolineato Raggi.
“Siamo molto felici del progetto Concerti alla Nuvola che porta la grande musica all’interno dell’Auditorium di più recente realizzazione a Roma”, ha spiegato il soprintendente Fuortes. Un’iniziativa, ha aggiunto “fortemente sostenuta dalla sindaca Virginia Raggi, che consolida la vocazione del Teatro dell’Opera di uscire dalle proprie mura per diventare sempre più una risorsa al servizio della comunità”.
“Iniziative come queste dimostrano che si può reagire, provare a trasformare il nostro modo di fare le cose – ha ribadito la sindaca Raggi -. La più grande criticità ora è ripartire, far sì che le persone si sentano sicure, non trascurare il lavoro e gli ultimi. Bisogna trovare nuove strade, nuove sinergie. Tante cose come le conoscevamo prima ora non possono continuare, ma bisogna sperimentare i cambiamenti: Roma è una città resiliente”.
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