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  • lunedì 28 aprile 2025

Disco verde dell’ Assemblea Capitolina a restyling galleria Stazione Termini

 


Cambia faccia la hall della Stazione Termini, e presto la seguirà anche il piazzale antistante. Lo ha stabilito l’Assemblea capitolina approvando una specifica variante urbanistica nella seduta odierna con 19 voti favorevoli, 1 contrario e 8 astenuti. Questa, ha spiegato l’assessore capitolino all’urbanistica Luca Montuori, “è un’importante delibera che avvia il progetto di riqualificazione della hall dell’immobile della stazione Termini, compresa la galleria gommata, riguardante spazi destinati ai servizi ai viaggiatori e opere interne che prevedono anche l’adeguamento alla normativa di prevenzione degli incendi in quei locali esclusi dalla ristrutturazione per il Giubileo del 2000, oltre a intervenire su alcuni problemi di natura statica in quanto l’edificio principale, la cosiddetta ‘lama’, ha bisogno di alcuni importanti e urgenti interventi di consolidamento dei locali interni”. Parliamo, ha aggiunto Montuori “di un adeguamento importante per un nodo che tra qualche giorno compirà 70 anni, inaugurato in occasione del Giubileo del 1950, e vogliamo che per il Giubileo 2025 possa costituire la grande e nuova porta d’ingresso della città in una nuova rivisitazione non solo dell’edificio ma dell’intera area, un progetto su cui come amministrazione stiamo lavorando da tempo”. L’assessore ha anche precisato che “quello che approviamo oggi non è la costruzione del centro commerciale dei poteri forti, non entriamo in un ‘b movie’, ma la riqualificazione di 4 negozi che passano al di sopra dei 250Mq e liberano gli spazi esterni. Questo ci obbliga alla deroga. L’accorpamento è legato al fatto che l’interesse pubblico sta nella riorganizzazione dei flussi e non accetto critiche sulla qualità architettonica dell’immobile che ho curato personalmente, specialmente in riguardo alle mura serviane”. L’Assemblea ha approvato contestualmente con un sostegno a gruppi incrociati cinque ordini del giorno che, con formulazioni simili, impegnano la sindaca di Roma Virginia Raggi a sostenere i lavoratori che vedono il proprio posto di lavoro a rischio a causa dei cambi di destinazione degli spazi già previsti prima dell’intervento di ristrutturazione. “Apprezzo l’intervento dei consiglieri Fassina e Pacetti che consigliano di separare le questioni – ha sottolineato Montuori -. Io stesso ho scritto alla società Grandi Stazioni spiegando che non esiste rigenerazione urbana senza tutela dei lavoratori. Ma non è che salvaguardiamo i lavoratori senza questo progetto”. “C’era un contratto di locazione Cremonini-Grandi stazioni che si è concluso nel 2019 – ha ricordato Montuori – e ha portato molto prima della nostra delibera alla chiusura di alcuni punti vendita. L’interlocuzione che ci serve è tra sindacati e gestori. Non è non facendo le cose che si tutela la città, ma indirizzandole nel migliore modo possibile”.


 

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