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  • giovedì 1 maggio 2025

Prestiti con interessi del 300% per amici e conoscenti, ma gli affari si chiudono con l’intervento della Guardia di Finanza

Prestiti concessi per lo piu’ ad ‘amici’, ma ad un tasso di interesse annuo pari al 300%. I finanzieri del Comando provinciale di Roma stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di G.G., 51 anni, pregiudicato di Ostia, indagato per i reati di estorsione, usura, esercizio abusivo dell’attivita’ finanziaria e detenzione illegale di armi e munizioni.


Le indagini, coordinate dalla procura di Roma, sono state avviate dalle fiamme gialle di Ostia a seguito di una denuncia presentata nell’aprile 2019 da due persone che, “soffocate” da ingenti debiti di gioco cui non riuscivano piu’ a far fronte, erano rimaste vittime di uno strozzino. Non essendo riusciti ad ottenere prestiti, i due erano stati costretti ad accettare le condizioni capestro imposte dall’indagato, che – facendo anche leva sul rapporto di amicizia che vantava di avere con la maggior parte di coloro che si rivolgevano a lui – si era offerto di concedere il denaro richiesto ma con l’applicazione di tassi di interesse mensili oscillanti tra il 20% e il 25%. Gli approfondimenti eseguiti dal 7Nucleo operativo metropolitano hanno portato alla luce un sistema illecito perpetrato ai danni di diverse persone che – versando in precarie condizioni economiche – erano cadute nella “trappola” ordita dall’indagato il quale si proponeva loro quale “ancora di salvezza”.
Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno fatto emergere la “professionalita’” dell’usuraio, che agiva sempre con estrema prudenza, limitando al minimo le interlocuzioni telefoniche, dai toni per lo piu’ pacati ed amicali, finalizzate ad organizzare gli incontri con i debitori, toni che poi diventavano decisamente piu’ “pesanti”, fino a minacciare ritorsioni fisiche (“hai tempo fino alle ore 19, rivediamoci per quell’ora e ti avviso che se non hai i soldi ti sparo su una gamba”) quando le vittime erano impossibilitate a rispettare le scadenze dei pagamenti, al punto che una di esse, disperata, e’ improvvisamente fuggita all’estero. Nel corso di una perquisizione, i finanzieri hanno trovato e sequestrato un vero e proprio “libro mastro” in cui venivano annotate, con certosina precisione contabile, le somme prestate e le relative restituzioni, comprensive degli esosi interessi, nonche’ somme di denaro per un importo pari a circa 140.000 euro, oggetti di valore, una pistola e un fucile.


 

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