ConfimpreseItalia: “Servono maggiori attenzioni e risorse per turismo e commercio.”

“Le misure messe in campo dal Governo si sono rivelate ad ora insufficienti soprattutto per quei comparti che sono il core business nazionale”. Questa la posizione espressa da ConfimpreseItalia in una nota. “Parliamo del turismo che rappresenta una fetta rilevante del Pil italiano e che purtroppo è stato colpito al cuore e lo sarà anche nei prossimi mesi. Alberghi, B&B, Ristoranti, Lidi Balneari, Parchi Acquatici ed insieme a loro Tour Operator e Agenzie di Viaggio, queste ultime di cui pochi parlano, hanno visto crollare fino al 100% i loro fatturati. Si è trattato di una perdita economica improvvisa, violenta, senza alcuna difesa. Per il settore turistico e per tutte queste attività il futuro continuerà ad essere fatto di numeri piatti e che non risolveranno problemi di bilancio ed occupazione. Serve una svolta nelle scelte di Governo, sia nazionali che locali. ConfimpreseItalia chiede un segnale concreto e tangibile per queste imprese e per le migliaia di lavoratori impiegati. Le nostre proposte passano attraverso la sterilizzazione per l’anno in corso delle imposte locali, come Tari, Imu e i canoni per l’occupazione delle aree pubbliche. Può fare la differenza anche una moratoria per tutte le imposte dirette sul reddito sino al 31 dicembre 2020 e la proroga del credito d’imposta sui canoni di locazione per tutto il 2020, con l’estensione di questo beneficio a tutte le tipologie di immobili destinate ad attività commerciali e professionali, senza fare differenza nelle categorie catastali. Serve uno scatto d’orgoglio e di attenzione verso il mondo delle attività produttive” conclude la nota. “Come più volte il Presidente del Consiglio ha detto, mai si è vissuto un momento così critico, questo vale soprattutto per le imprese, quelle micro, piccolo e medie, che da sempre assicurano, servizi, occupazione e prosperità al Paese. Da lì si deve ripartire”.
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