Terrorismo, paura a Londra. Presunto attentatore bloccato ed ucciso dalla polizia sul London Bridge. Ci sono feriti
Attimi di vero e proprio terrore a Londra sul London Bridge, nel centro della Capitale britannica, dove un attentatore armato di coltello è stato ucciso dalla polizia dopo una colluttazione, mentre diverse altre persone sono rimaste ferite. Scotland Yard ha fatto sapere che il caso viene trattato come terrorismo, e che addosso al cadavere dell’aggressore è stato trovato un dispositivo esplosivo, probabilmente però falso. L’attentatore è stato neutralizzato anche grazie all’intervento di un passante, che lo ha affrontato riuscendo a disarmarlo prima che la polizia intervenisse sparando all’aggressore. Nelle ore successive sono stati messi"inlockdown" sia l’area del ponte, teatro della sparatoria, sia alcuni luoghi pubblici intorno, fino alla zona dei ristoranti di Borough Market. E’ stato inoltre evacuato per ragioni apparentemente di prudenza il palazzo che ospita gli uffici di News Uk, sussidiaria britannica del gruppo editoriale di Rupert Murdoch, di fronte allo Shard, il più alto grattacielo di Londra progettato a suo tempo da Renzo Piano. Il primo ministro britannico Boris Johnson è tornato a Londra per seguire da Downing Street gli sviluppi dell’attacco. A darne notizia è la Bbc. In precedenza Johnson aveva condannato l’aggressione via Twitter, manifestando vicinanza alle vittime. Il premier era impegnato nel primo pomeriggio nel suo collegio elettorale in un evento pubblico in vista del voto del 12 dicembre. E aveva appena promesso aiuti alle imprese britanniche da parte del governo, in forma di sostegno e sgravi per il dopo Brexit. La sua campagna ha avuto in queste settimane fra i temi centrali quello della promessa di rafforzare i ranghi della polizia - con il reclutamento di 20.000 agenti in più annunciato fin dai mesi scorsi - e di contrastare l’impennata di episodi di criminalità nelle strade di Londra e di altre città del Regno, legata in particolare all’uso di coltelli.
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