Sea Watch, traghettati alcuni profughi in terra ferma. Rischi a bordo della nave

Alcune delle 47 persone rimaste a bordo della nave Sea Watch, a 15 miglia da Lampedusa, dopo l’evacuazione sanitaria di 18 migranti, tra cui bambini piccoli, hanno minacciato il suicidio. A denunciarlo è il medico di bordo, Carolin, come annuncia l’Ong su Twitter. "Siamo molto preoccupati perché alcune delle persone rimaste a bordo di #SeaWatch parlano di suicidio", si legge.
Il medico parla di "una condizione psicologica negativa: si sentono privi di valore, come se a nessuno importasse di loro. Una situazione che, assieme al mal di mare e all’assenza di speranza e prospettive sta rendendo le persone davvero vulnerabili".
"Alcuni di loro dicono di voler auto-infliggere delle ferite o addirittura suicidarsi - denuncia ancora il medico - pur di far finire questa situazione. Dal punto di vista medico la situazione non è affatto buona, stiamo mantenendo un equilibrio molto fragile e precario in questo momento". La nave dell’associazione umanitaria resta al largo dell’isola, in attesa di ricevere indicazioni su dove recarsi.
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