Non solo Cina e Russia, ma soprattutto Dazi nella visita in Italia di Pompeo

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo, nel pieno della bufera sul possibile impeachment di Donald Trump, arriva per una visita di quattro giorni in Italia, per tastare il polso al nuovo governo italiano. La sua missione a Roma rappresenta infatti il primo bilaterale ad alto livello tra l’amministrazione Trump e l’esecutivo giallorosso. A riceverlo saranno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, quest’ultimo già incrociato al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite.
Mercoledì invece sarà la volta del Vaticano, con un’udienza privata da papa Francesco. Pompeo - la cui missione europea proseguirà in Macedonia, Montenegro e Grecia - ha come obiettivo quello di confermare e rinsaldare le forti relazioni di cooperazione e di collaborazione che da sempre uniscono gli Stati Uniti all’Italia. Con il nostro Paese - sottolineano al Dipartimento di Stato - considerato un alleato imprescindibile e un partner commerciale fondamentale. E le premesse sono buone, visto l’ottimo rapporto instauratosi tra il presidente americano e il premier Conte. Ma il capo della diplomazia Usa è innanzitutto interessato a capire se ci sono cambi di orientamento tra il primo ed il secondo governo Conte, con l’uscita dall’esecutivo della compagine leghista. Due i delicati dossier su cui Pompeo chiederà maggiore chiarezza: i rapporti di Roma con Pechino e Mosca.
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