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  • lunedì 5 maggio 2025

Deficit-Pil al 2,2% nel 2020, poi la discesa fino all’1,4% nel 2022 . Ecco i contenuti della manovra

 


Il deficit-Pil è fissato nel 2020 al 2,2%, per poi scendere all’1,8% nel 2021 e all’1,4% nel 2022. E’ quanto si legge nella Nota di aggiornamento al Def così come entrata nel Consiglio dei ministri di questa sera. Nel 2019 il disavanzo si attesta al 2,2% del Pil. Il premier Giuseppe Conte aveva dichiarato che erano stati trovati anche i 23 miliardi necessari a neutralizzare l’aumento dell’Iva. “Il nuovo Governo si pone l’obiettivo di rilanciare la crescita assicurando allo stesso tempo l’equilibrio dei conti pubblici e una partecipazione propositiva al progetto europeo”. E’ quanto sottolineano il premier Giuseppe Conte e il ministro, Giovanni Gualtieri, nella premessa alla Nota di aggiornamento al Def. “Le linee di politica economica saranno volte a rafforzare la congiuntura così come ad aumentare il potenziale di crescita dell’economia italiana, che da almeno due decenni soffre di una bassa dinamica della produttività e di una altrettanto insoddisfacente crescita demografica”, aggiungono. Ma ecco i contenuti del pacchetto approvato in Consiglio dei ministri. La manovra per il 2020 sarà di circa 29 miliardi. E’ quanto si evince dalla bozza della nota di aggiornamento al Def. Sono previsti interventi, tra nuove entrate e riduzioni di spesa, per circa 14,4 miliardi. La flessibilità sul deficit è di circa 14,4 miliardi, lo 0,8% del Pil. L’indebitamento tendenziale risulta all’1,4% mentre il programmatico è stato fissato al 2,2%. Gli interventi della prossima legge di Bilancio saranno "volti ad assicurare l’azzeramento delle clausole di salvaguardia sull’Iva per il 2020 e la loro riduzione per il biennio 2021-2022". E’ quanto si legge nel comunicato finale di Palazzo Chigi.  Dal primo luglio è entrato in vigore l’obbligo dello scontrino elettronico "per  i soggetti che esercitano il commercio al minuto e le attività similiari che, ad oggi, non sono tenuti ad emettere fattura verso i clienti, salvo che tale documento non sia richiesto dal cliente stesso". Dal primo gennaio 2020 ci sarà l’estensione anche per gli altri esercenti. Dalla stessa data partirà anche la "lotteria degli scontrini", a cui potranno partecipare i consumatori che acquistano beni o servizi presso gli esercenti che effettuano la trasmissione telematica dei corrispettivi. Nella manovra si procederà alla riduzione delle tax expenditure (agevolazioni fiscali), e dei sussidi dannosi per l`ambiente e saranno introdotte nuove imposte ambientali. Da queste misure il gettito aumenterà di circa lo 0,1 per cento del pil, quindi 1,8 miliardi. Altre misure fiscali, in manovra sono la proroga dell`imposta sostitutiva sulla rivalutazione di terreni e partecipazioni, per oltre 0,1 punti percentuali.  L’indebitamento netto strutturale (al netto degli effetti del ciclo e delle una tantum) per l’anno in corso si attesterrà all’1,2% del pil, migliore di quanto previsto dal governo con il Documento di economia e finanza di aprile (1,5%). Per il 2020 l’indebitamento netto strutturale è previsto salire all’1,4%, contro un tendenziale dello 0,5%. Rimane comunque allo stesso livello previsto nel Documento di aprile 2019.


 


 


 

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