Il clan Spada fa i conti con lo Stato: per tre boss ‘fine pena mai’, durissime condanne per altri 21 affiliati

La resa dei conti con il Clan Spada finalmente è arrivata. Dopo una camera di consiglio durata oltre10 ore la sentenza ha decretato tre ergastoli, con il riconoscimento dell’associazione mafiosa, che porterà i condannati al carcere duro con il 41 bis. Questo hanno deciso i giudici della Corte d’Assise di Roma. Il fine pena mai è stato applicato nei confronti dei capi Carmine Spada, detto Romoletto (nella foto), Roberto Spada, già condannato per la vicenda della testata al giornalista della Rai, Piervincenzi e Ottavio Spada, detto Marco. Ma le condanne non hanno fatto sconti anche ad altri 21 affiliati al clan. In Aula erano presenti la Sindaca Raggi, la cronista de la Repubblica, Angeli ed il Presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra. Più che soddisfatti, felici, il Sindaco di Roma, Raggi ed il Presidente della Regione Lazio, Zingaretti: "Questa sentenza riconosce che sul litorale di Roma c’è la mafia. Si può parlare di mafia a Roma. Ringrazio magistratura e forze dell’ordine e soprattutto quei cittadini che denunciano la criminalità. Io sono qui per stare accanto a quei cittadini. Restituire fiducia ai cittadini onesti che per troppo tempo hanno avuto paura". E’ il commento a caldo del sindaco della Capitale, Virginia Raggi. "Sentenza Spada, vince lo Stato, perde la mafia. Vincono i cittadini!". E’ quanto scrive su Twitter il segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
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