I giudici egiziani non danno chances a Patrick. Altri 45 giorni di carcere

Il giudice della terza sezione antiterrorismo del tribunale del Cairo ha annunciato il rinnovo per 45 giorni della custodia cautelare dello studente dell’università di Bologna Patrick Zaki, in carcere da febbraio in Egitto con l’accusa di propaganda sovversiva. Lo riporta l’ong egiziana EIPR sul proprio account Twitter. Ora ci sono seri rischi di incidente diplomatico non solo con l’Italia, che si è esposta anche in tribunale con la presenza di esponenti diplomatici, ma di numerosi altri Paesi occidentali che hanno fatto sentore forte la loro voce. E’ stata disattesa la speranza di una sua imminente liberazione, che si era riaccesa dopo che l’Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), l’ong per la difesa dei diritti civili con la quale Zaki collaborava, aveva annunciato che l’udienza per il rinnovo della carcerazione dello studente 29enne, prevista all’inizio di gennaio, era stata anticipata a sabato. Un segnale, si auspicava, che qualcosa si stesse muovendo. Giovedì sera, inoltre, erano stati scarcerati dalla prigione di Tora, dopo alcune settimane di detenzione, i tre dirigenti dell’Eipr Gasser Abdel-Razek, Karim Ennarah e Mohamed Basheer che erano stati accusati, tra l’altro, di far parte di un gruppo terroristico e della diffusione di notizie false.
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