Giustizia Amministrativa, ecco il quadro nazionale

Nella splendida cornice di Palazzo Spada si è conclusa la cerimonia di presentazione della “relazione sull’attività della Giustizia Amministrativa”. Dall’aula di Pompeo il Presidente Filippo Patroni Griffi alla presenza del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio e di alcuni membri del governo ha preannunciato il futuro della giustizia amministrativa che guarderà sempre di più all’Europa: “L’Europa delle Corti, intese come Corti nazionali che diventano europee e nazionali al tempo stesso”. Il Consiglio di Stato nel corso del 2020 assumerà la presidenza biennale dell’Associazione dei Consigli di Stato e delle Corti supreme amministrative dell’Unione (ACA Europe). La finalità dichiarata è promuovere il dialogo tra le magistrature amministrative europee per “uno ius commune applicato da Corti di nazioni diverse, i cui popoli reclamano gli stessi diritti fondamentali di libertà, della persona, sociali, economici”. Nel suo discorso il Presidente Patroni Griffi “tocca” anche vari temi di attualità che sono stati oggetto, nel corso del 2019, dell’attività consultiva e giurisdizionale del Consiglio di Stato: l’accesso civico, la qualità della vita e dell’ambiente, la salute, il welfare, il contrasto all’illegalità, le politiche migratorie e l’intelligenza artificiale nell’azione amministrativa. Quest’ultimo argomento è un passaggio importante perché è un preciso segno di apertura alla tecnologia e alla calcolabilità giuridica sebbene con limiti e garanzie ben definite. Viene anche affrontata la problematica dell’arretrato che nel 2019 ha subito un abbattimento dell’8% con un incremento di sei punti percentuali rispetto al 2018 (2%). Il Presidente del Consiglio di Stato ha infine concluso il suo discorso parlando della responsabilità del magistrato e dell’immagine che deve preservare “…è il magistrato che, con un’autorevolezza e una competenza da dimostrare sul campo, deve perpetuare quella tradizione di prestigio della giustizia amministrativa come istituzione posta al servizio della collettività, come guardiano del corretto rapporto autorità-libertà…” invocando anche una urgente riforma del sistema disciplinare dei magistrati amministrativi.
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