Elezioni, torna la voglia di bipolarismo destra-sinistra

Torna la voglia di bipolarismo destra sinistra in questo turno di elezioni amministrative. Tanti i Comuni contesi e passati da un polo all’altro. Solo in alcuni casi è stato protagonista il M5S. La parte del leone è stata giocata da Pd e alleati e da Lega ed alleati. Alla vigilia del primo turno di elezioni comunali, prima del 26 maggio, la situazione di partenza nei comuni con più di 15 mila abitanti vedeva amministrati 149 comuni dal centrosinistra e solo 39 dal centrodestra. Mentre alla fine dello spoglio i comuni amministrati dal centrosinistra sono 100, quelli dal centrodestra 83. Questi i numeri forniti da YouTrend su Twitter. La città di Livorno torna a sinistra dopo 5 anni di governo pentastellato, il Pd conferma Prato, Reggio Emilia e Cremona ma perde Ferrara (che dopo 69 anni passa a un sindaco sostenuto da Lega e centrodestra) e Forlì (che dopo 50 anni passa a un sindaco di una lista civica sostenuta dal centrodestra). A Campobasso, unico comune in cui correva a questi ballottaggi, il Movimento Cinque Stelle, stando ai primissimi dati, sconfigge con Roberto Gravina l’alleato di governo Domenica Maria D’Alessandro sostenuta dalla Lega, Fi e Fdi. I ballottaggi hanno visto un forte calo dell’affluenza rispetto al primo turno, pari a circa meno 16 punti. Il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato così, su “Twitter”, i risultati: “Straordinarie vittorie della Lega ai ballottaggi, abbiamo eletto sindaci dove governava la sinistra da settant’anni”.
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