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  • martedì 29 aprile 2025

Coronavirus, le Fondazioni bancarie ci mettono 40 milioni

 


Le fondazioni di origine bancaria stanziano 40 milioni per l’emergenza coronavirus, risorse per supportare l’assistenza sanitaria e sostenere le organizzazioni del Terzo settore. Lo comunica l’Acri, sottolineando che le fondazioni “si sono subito mobilitate sui loro territori fornendo una prima risposta alle diverse esigenze locali, tanto delle autorità sanitarie per garantire l’assistenza medica alle persone contagiate quanto di quelle realtà economiche e culturali messe a dura prova dalle necessarie misure di contenimento del contagio”. 


Come avvenuto in altre situazioni di emergenza che il paese ha dovuto affrontare negli ultimi anni (i terremoti dell’Aquila, dell’Emilia Romagna, del Centro Italia, l’alluvione in Sardegna, l’acqua alta a Venezia), “anche per la pandemia da coronavirus l’Acri ha stabilito di avviare un intervento di sistema delle fondazioni di origine bancaria, mediante il Fondo nazionale iniziative comuni”. Come in passato “l’intervento è ispirato a due criteri: l’orizzonte temporale che non guarda solo all’immediato ma anche al post-emergenza e i destinatari dell’intervento, che sono quelli con i quali le fondazioni hanno stretti e consolidati rapporti di partnership e collaborazione”. 


Il comitato esecutivo di Acri, riunito in videoconferenza, “ha deliberato poi l’attivazione di un Fondo di garanzia rotativo a sostegno delle esigenze finanziarie delle organizzazioni di Terzo settore. Con una dotazione iniziale di cinque milioni di euro, grazie a un effetto di leva finanziaria, il Fondo permetterà l’erogazione di alcune decine di milioni di euro di finanziamenti (rimborsabili in massimo 18 mesi), portando così liquidità a migliaia di organizzazioni”. 


Per aumentare la capacità del Fondo di garanzia, “potranno poi aggiungersi ulteriori contribuzioni volontarie da parte di singole fondazioni. Inoltre, data la fragilità dei soggetti destinatari, al Fondo di garanzia si affiancherà un Fondo di copertura di 500mila euro, che consentirà di abbattere, fino a esaurimento, gli oneri finanziari del primo ciclo di erogazione del plafond. L’erogazione dei finanziamenti avverrà mediante il sistema bancario”. 


L’Acri “coordinerà l’operazione sul piano dell’interlocuzione con le rappresentanze del Terzo settore, della sottoscrizione degli accordi con gli istituti di credito, del richiamo dei contributi accantonati dalle fondazioni, del monitoraggio dell’iniziativa e della rendicontazione periodica”. 


 

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