Celebrati nel Santuario del Divino Amore a Roma i funerali di Fabrizio Piscitelli. Tensioni alla fine del rito funebre

Erano il minimo consentito , o meglio tollerato, dalla Questura di Roma il numero di tifosi presenti all’esterno del Divino Amore per salutare il feretro di Fabrizio Piscitelli, alias ‘Diabolik’, che questo pomeriggio ha ricevuto l’estremo saluto religioso nel Santuario. La salma, con i parenti più stretti, è partita dal Policlinico romano di Tor Vergata, per arrivare intorno alle 14 in Chiesa per la cerimonia funebre.
Ad attendere l’ex capo degli ’Irriducibili’ nel piazzale che precede un blindatissimo santuario, il feretro di Diabolik è stato accolto da un lungo applauso dei presenti. "Da veri laziali battiamo le mani" è stato il coro intonato davanti al carro funebre. Alcuni tifosi hanno fatto il saluto romano. Davanti alla bara una grande bandiera nera, con la scritta rossa Diablo e il disegno degli occhi del personaggio dei fumetti. La stessa immagine è raffigurata sulle magliette che indossano la gran parte dei tifosi venuti per dare l’ultimo saluto al leader degli ’Irriducibili’. Un’immagine riprodotta su decine di magliette indossate dalle centinaia di persone presenti all’esterno. L’accesso al Santuario per il rito religioso era riservato a solo 100 persone.
Chi è rimasto fuori indossava sciarpe della Lazio, o magliette degli ’Irriducibili’, la frangia più estrema della curva di cui Piscitelli è stato fondatore. La bara era nera e lucida con lato la scritta ’Irriducibili’ e sulla parte frontale gli occhi del Diabolik dei fumetti. Tensione alla fine del rito, quando personale dell’agenzia di pompe funebri ha preparato il carrello per mostrare la bara di Fabrizio Piscitelli, marchiata con l’effige degli Irriducibili ai tifosi accorsi al santuario del Divino Amore.
Immediato l’intervento della Polizia presente in forze e che ha impedito l’esposizione pubblica del feretro. Alcuni dei tifosi presenti tra i soli 100 autorizzati ad entrare nel Santuario, volevano portare a spalla fin giù al piazzale il feretro di Diabolik, ma le autorità di polizia sono state irremovibili: qualsiasi corteo o cerimonia pubblica all’esterno della Chiesa è stata impedita, anche a costo di usare la forza.Drammatica la reazione della figlia dei Piscitelli, Ginevra che ha urlato verso le forze dell’ordine e i giornalisti presenti sul piazzale. "Guarda che avete fatto? Guarda che avete fatto?", ha gridato la ragazza. Oltre a tutti, o quasi, gli esponenti di spicco della tifoseria biancoceleste erano presenti anche Valerio Arenare e Stefano Schiavulli, di Forza Nuova. In Basilica anche Cristiano Sandri, il fratello di Gabriele ucciso con un colpo di pistola l’11 novembre 2007 a seguito di scontri tra tifoserie sull’autostrada A1 Milano-Napoli.
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