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  • martedì 29 aprile 2025

Caso ‘Reality’, l’Ad della Rai Salini chiede scusa. Aperta istruttoria sul programma di Enrico Lucci

“Quello che è avvenuto è inaccettabile e non può e non deve accadere”. E’ quanto afferma in una nota l’AD Rai Fabrizio Salini, che ribadisce quanto già affermato stamattina nella nota aziendale diffusa a proposito dell’episodio avvenuto nel corso della prima puntata di “Realiti”, in onda su Rai2.


“Abbiamo il dovere di essere garanti della legalità – dice Salini -. In questo caso non lo siamo stati, chiediamo scusa ai parenti di Falcone e Borsellino, ai familiari di tutte le vittime della mafia e ai telespettatori. E’ in corso un’istruttoria per stabilire le responsabilità. Come ho detto più volte, per la Rai è un obbligo civile, morale e culturale essere rispettosi della legalità: ad essa devono essere ispirate le immagini e le parole che si susseguono nei nostri programmi. E’ una legalità che deve guidare i contenuti che pensiamo e che poi mandiamo in onda, l’informazione che proponiamo, i modi in cui ci comportiamo”.


“Parlare di legalità attraverso le nostre voci e le nostre immagini deve essere la principale missione della Rai, una missione che lega i concetti di cultura e legalità. Purtroppo questo non è avvenuto l’altra sera, non ci sono giustificazioni e mi spiace che un episodio del genere rischi di offuscare la ferma condanna che pure il programma ‘Realiti’ ha evidentemente manifestato e le molte cose buone, di servizio pubblico, che ogni giorno la Rai propone”. La Rai è anche intervenuta con una nota ufficiale in cui annuncia che avvia un’istruttoria. “La Rai ritiene indegne le parole su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pronunciate da due ospiti della puntata di Realiti, andata in onda su Rai2 in diretta – si legge nel comunicato -. Direttore di Rete, conduttore, autori sono stati ampiamente sensibilizzati sulla necessità di porre la massima attenzione sulla scelta degli ospiti, delle tematiche e sulla modalità di trattazione di argomenti ‘sensibili’; in coerenza con quanto ogni giorno la Rai testimonia attraverso programmi, eventi speciali e fiction dedicati alla sensibilizzazione della collettività contro la criminalità organizzata e a sostegno della memoria dei tanti martiri delle mafie. L’Azienda – conclude il comunicato – ha avviato un’istruttoria per ricostruire tutti i passaggi della vicenda”.



Il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini (Fi), ha affermato che “la condanna da parte della Rai e l’avvio di un’istruttoria interna per accertarne le responsabilità sono misure doverose, ma non sono sufficienti. La grave offesa arrecata alla memoria di due esempi luminosi della lotta alla mafia si configura come un evidente omesso controllo da parte della governance del servizio pubblico, alla quale richiedo formalmente un controllo più rigoroso dei contenuti e degli ospiti delle trasmissioni, in particolare quando i temi trattati sono così sensibili. Sia la legge che il contratto di servizio pongono precisi obblighi in capo all’azienda concessionaria, che non può permettersi di incorrere in errori simili, minando la credibilità e l’autorevolezza del servizio pubblico”.


 

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