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  • venerdì 23 maggio 2025

ASviS e Urban@it presentano l’aggiornamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nelle aree urbane


Le aree urbane sono ancora lontane dal raggiungere la piena sostenibilità. Lo rivela il primo Report di aggiornamento dell’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile elaborato sulla base degli ultimi dati disponibili e presentato stamane a Genova durante il convegno Regioni, città e territori per lo sviluppo sostenibile, organizzato nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile (vedi allegato). Rispetto al 2017, nel 2018 resta negativo l’andamento dell’abbandono scolastico (Goal 4), della parità di genere (Goal 5), del lavoro (Goal 8) e della transizione digitale (Goal 9), segnali positivi invece sul fronte del numero dei laureati, che aumentano rispetto al 2017, e delle politiche abitative, che confermano un andamento positivo. Nel 2017, rispetto al 2016, è peggiorata la raccolta differenziata dei rifiuti (Goal 12) mentre è rimasta positiva la produzione di energia da fonti rinnovabili (Goal 7). Stabili sui valori precedenti gli altri obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. In particolare, nel 2017 restano negativi l’andamento degli incidenti stradali (Goal 3), il consumo di suolo, la qualità dell’aria e la quantità di verde (Goal 11), mentre si confermano positive la lotta alla povertà (Goal 1) e la sicurezza (Goal 16). In sintesi, le aree urbane sono sulla buona strada (semaforo verde) per raggiungere l’obiettivo in 5 casi su 17, come risultava lo scorso anno nel Rapporto ASviS, ma con due significative variazioni: il semaforo nel 2018 è diventato verde per i laureati (nel 2017 era rosso) ed è diventato rosso per la raccolta differenziata dei rifiuti (nel 2017 era verde). “Siamo gli unici a fare per le città quello che prevede l’Agenda Onu 2030, cioè individuare obiettivi quantitativi da raggiungere in un tempo definito e monitorare costantemente il loro andamento. Siamo già al secondo anno e ogni anno, in occasione del Festival, presenteremo i nuovi dati”, commenta Walter Vitali, Direttore esecutivo di Urban@it. “Con questo lavoro, indichiamo una strada anche ai decisori regionali e locali per darsi proprie Agende che adattino gli obiettivi nazionali al loro contesto territoriale specifico. Il Ministero dell’Ambiente ha giustamente sostenuto le Regioni nell’elaborazione delle proprie strategie, sarebbe molto importante che facesse la stessa cosa anche con le città”. Durante il convegno, Laura Cavalli, Ricercatrice senior Fondazione Eni Enrico Mattei e manager di SDSN Italia, ha presentato il Report Verso la sostenibilità: uno strumento al servizio delle Regioni. Il Rapporto, oltre ad affiancarsi all’SDSN Italia SDGs City Index del 2018 (primo rapporto nazionale quantitativo sulla sostenibilità urbana pubblicato nel 2018) misura per 16 su 17 obiettivi, la performance di ciascuna regione rispetto alla media delle 20 regioni italiane in termini di Agenda 2030, fornendo spunti di riflessione complementari ad integrazione di quanto emerso dal Rapporto ASviS 2018. In assenza di target nazionali il Rapporto non evidenzia la distanza di ciascuna regione dal raggiungimento di un target di sostenibilità predefinito, ma propone una comparazione interregionale utile alla definizione di politiche e alla promozione della consapevolezza su temi legati allo sviluppo sostenibile.


 

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