Italia in emergenza idrica malgrado i nubifragi

In Italia è emergenza idrica. Dopo un inverno che ha fatto registrare un incredibile 30% in meno di precipitazioni, ora il Paese è letteralmente a secco. Una percentuale che equivale a circa 15 miliardi di metri cubi in meno di acqua rispetto alla media stagionale. La situazione è però peggiore al Nord, dove "le piogge sono praticamente dimezzate". A darne notizia la Coldiretti, secondo cui l’area maggiormente penalizzata dalla mancanza di acqua è il Nord-Ovest. Le Regioni nord-occidentali hanno infatti conosciuto un’anomalia termica con temperature superiori di 1,2 gradi la media. "Il bilancio alla fine del primo trimestre dell’anno è grave come quella del 2017, uno degli anni peggiori del secolo, che ha creato difficoltà ed è costata due miliardi di euro in danni all’agricoltura a causa della siccità che ha tagliato i raccolti delle principali produzioni".
L’anomalia climatica "ha compromesso le riserve nel terreno, lasciato senza neve le montagne ed a secco invasi, fiumi e laghi". Il Po è già 3,12 metri sotto lo zero idrometrico al Ponte della Becca a Pavia, il lago di Como ha un riempimento di appena il 7,6% con un livello di -27,7 centimetri vicino al record negativo storico registrato nel 1958, mentre il Maggiore è riempito solo per meno di un terzo (29,5%) del suo potenziale con un livello di appena 8,7 centimetri. Una situazione che ha fatto scattare l’allarme per le semine primaverili di granoturco, soia, girasole, barbabietole, riso e pomodoro nei terreni aridi per la mancanza dell’acqua necessaria alle coltivazioni per crescere. A preoccupare sono anche gli ortaggi e le piante da frutto fiorite in anticipo per le alte temperature. "Dove si è appena seminato - precisa la Coldiretti - è stato necessario in molti casi intervenire in grande anticipo con le irrigazioni di soccorso". Un situazione che favorisce anche gli incendi: secondo i dati, in Italia è divampato più di un incendio al giorno con ben 97 roghi dall’inizio dell’anno, per un totale di 2.576 ettari bruciati contro gli appena quattro roghi e 26 ettari devastati dello stesso periodo del 2018.
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