Revoca concessioni ad Autostrade ed Autonomia rinforzata, il Governo non trova la quadra. Tutto rinviato

Nessun accordo nell’Esecutivo per arrivare ad una intesa sui punti cardine del M5S e della Lega. Obiettivi programmatici raggiunti nelle segrete stanze ma che non trovano invece una intesa completa alla luce del giorno. A nulla è servito il doppio vertice in notturna a palazzo Chigi che ha inchiodato senza risultato premier, vicepremier, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con ministri e delegati di M5S e Lega per tentare di sbloccare l’impasse su Autonomia, Autostrade e sull’assestamento di bilancio da cui dipende la possibilità di evitare la procedura di infrazione Ue sui conti pubblici. Nelle intenzioni del premier Giuseppe Conte la no stop di summit serale e notturna dell’esecutivo (oltre sei ore) avrebbe dovuton consentire di arrivare a definire le questioni in tempo utile per il Consiglio dei ministri di questa sera per il quale i ministri avevano ricevuto preavviso per le 18,30-18,50, in modo da consentire a Conte il decollo alle 21 per il Giappone dove è atteso a Osaka per il G20. Così’ non sarà: la fumata nera della consultazione politica è stata su tutti i fronti ed ora è da vedere se il Consiglio dei ministri verrà comunque convocato stasera e con quale ordine del giorno.
Di certo se si svolgerà non affronterà la questione che Matteo Salvini aveva alla vigilia dei summit dato invece per scontata: i provvedimenti per l’autonomia differenziata per le Regioni del Nord che ne hanno fatto richiesta. La decisione del Governo in proposito è stata rinviata a una nuova riunione la prossima settimana. E così alle 22 Salvini si è chiuso alle spalle iol portone di palazzo Chigi per andare in studio a Rai3 da Bianca Berlinguer a ripetere la sua linea senza alcun arretramento su autonomia, autostrade, tav, rapporto e trattativa con la Ue sui conti pubblici del nostro Paese. Alla testa della delegazione leghista nel confronto con Conte Di Maio e la delegazione pentastellata, Salvini ha lasciato Giancarlo Giorgetti che nella stessa convulsa giornata di ieri ha fatto sapere di non essere troppo interessato alla nomina nella prossima Commissione Ue, incarico per il quale era sempre stato considerato in pole position.
Al termine del doppio vertice a palazzo Chigi sono filtrate poche indiscrezioni,se non la conferma delle posizioni di partenza e discordi su rapporto con Ue e revoca delle concessioni autostradali su cui Di Maio e M5s continuano a fare la voce grossa. Di certo se questa sera il Governo non delibererà sull’assestamento di bilancio o addirittura non si riunirà proprio la partenza di Conte da palazzo Chigi per il Giappone aggiungerà incognite di politica interna alla delicata trasferta internazionale. Non è escluso dunque che il premier in giornata convochi nuovamente a palazzo Chigi i due vicepremier per tentare di nuovo di sbloccare la permanente impasse.
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