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  • domenica 4 maggio 2025

Il monito di Cgil, Cisl e Uil al Governo: “Non si possono aspettare le alchimie della politica”

 


C’è bisogno "di risposte immediate, di un Governo nel pieno delle sue funzioni e non si possono più aspettare le alchimie della politica". Lo dicono in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil che esprimono "grande preoccupazione per la situazione di instabilità politica prodotta in pieno periodo feriale che, se non risolta rapidamente, può ulteriormente ridurre le condizioni per la crescita del Paese".
    I sindacati rilanciano così le loro proposte:


Tutto ciò significa continuare a sostenere che l’unica strada percorribile è definire:
-        un piano straordinario di investimenti pubblici in infrastrutture, reti, manutenzione del territorio, a partire dal Mezzogiorno, con un chiaro sostegno a una nuova economia verde, il tutto scomputato dai vincoli del patto di stabilità;
-        una riforma fiscale fondata sul principio della progressività, che riduca le tasse al lavoro dipendente e ai pensionati; 
-        una vera lotta all’evasione fiscale e al lavoro nero;
-        il rinnovo dei contratti nazionali pubblici e privati e il riconoscimento del loro valore erga omnes, la detassazione degli aumenti salariali e il superamento dei contratti pirata;
-        la riforma della pubblica amministrazione e l’assunzione di personale in tutti i comparti pubblici, a partire dalla sanità;
-        una nuova politica industriale che indirizzi i processi di innovazione e di crescita dimensionale delle imprese, garantisca il diritto permanente alla formazione e metta al centro la salute e la sicurezza sul lavoro;
-        una nuova politica della cultura e del turismo, assi di crescita per un paese quale l’Italia;
-        una vera riforma delle pensioni che dia un futuro ai giovani, risponda ai bisogni delle donne e riconosca i lavori più disagiati.


È su questi contenuti che, secondo Cgil, Cisl e Uil, si deve sviluppare la discussione e, per quanto ci compete, com’è nella storia del nostro Paese, siamo pronti al confronto e a sostenere queste posizioni per affermare la democrazia e la dignità del lavoro.


 

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