Guerra di posizione tra M5S e Lega e sullo sfondo c’è il Pd

“Basta soffiare sul fuoco. L’ultra-destra è un pericolo”: è questo il monito lanciato dal Vicepremier Di Maio dalle pagine di “Repubblica” a Matteo Salvini, al quale dice che i 5 Stelle sono i veri moderati: “Sono una persona moderata: quando l’asticella si sposta troppo come accadde a Verona, dove c’era gente che andava dicendo che la donna deve stare a casa a pulire, o quando vedo sui social il ministro dell’Interno che imbraccia un fucile, allora dico la mia”.
E riguardo alle manifestazioni di dissenso degli ultimi giorni nei confronti del ministro dell’Interno leghista, tacitate da sequestri di telefonini, persone segnalate, striscioni ritirati, Di Maio dice al quotidiano: “Non è nel mio stile. C’è un po’ di nervosismo, bisogna abbassare i toni, evitare di soffiare sul fuoco. Ho fatto tante piazze e non ho mai avuto di questi problemi. Chi viene a protestare per delle vertenze, lo incontriamo sempre”.
Poi Di Maio ha ancora una volta affrontato il casoo del sottosegretario Siri, e sulla possibilità che questo abbia creato una frattura incolmabile tra M5S e Lega, Di Maio spiega: “Ha svelato una faccia della Lega che pensavo appartenesse al passato. Ora anche il riavvicinamento in Europa con Berlusconi…”.
Salvini, precedentemente, aveva incalzato il leader del M5S¨” “Speriamo che gli alleati di governo non sbandino a sinistra – aveva affermato durante un comizio elettorale a Schio, in provincia di Vicenza – perché hanno qualche dubbio su autonomia, sulla flat tax, sull’immigrazione”. E oggi è una nuova giornata, che sicuramente porterà nuove polemiche ma soprattutto potrebbe dirci qualcosa in più sulle ipotesi avanzate in queste ore da autorevoli quotidiani, come il Corriere della Sera, di un avvicinamento tra Partito Democratico e M5S. I diretti interessati smentiscono, ma c’è da giurare che gli scout stanno già lavorando e probabilmente solo il risultato delle Europee, potrà dare respiro, oppure togliere il respiro al Governo giallo-verde.
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