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  • mercoledì 30 aprile 2025

Furbetti del Bonus, scattano i primi provvedimenti nei partiti. La lega sospende due deputati

 


Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni all’Inps e ha aperto una istruttoria in ordine alla metodologia seguita dall’Istituto rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari del bonus Covid per le partite Iva e alle notizie diffuse al riguardo.


Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, la commissione Lavoro della Camera è convocata venerdì alle 12 per l’audizione informale in videoconferenza di Pasquale Tridico, presidente dell’istituto di previdenza.


Intanto sono stati sospesi Elena Murelli e Andrea Dara. "Dopo aver ascoltato e verificato le rispettive posizioni, si conferma il provvedimento della sospensione’, dice il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari. Entrambi i deputati hanno percepito il bonus Inps di 600 euro previsto per i titolari di partita Iva. "Pur non avendo violato alcuna legge - dice Molinari - è inopportuno che parlamentari abbiano aderito a tale misura e per questa ragione abbiamo deciso e condiviso con i diretti interessati il provvedimento della sospensione. E’ comunque incredibile che i vertici dell’Inps non abbiamo versato ai lavoratori che aspettano da marzo quanto dovuto e che abbiano invece versato a chi non era in difficoltà. In qualsiasi altro paese i parlamentari sarebbero stati sospesi ma il presidente dell’INPS sarebbe stato licenziato".


"Ho dato indicazione che chiunque abbia preso o fatto richiesta del bonus - aveva preannunciato già in mattinana il segretario della Lega Matteo Salvini ad Agorà Estate - venga sospeso e in caso di elezioni non ricandidato".  "Tridico si deve dimettere? Io non faccio processi a nessuno e guardo a casa mia dove sono inflessibile. Domanderemo però al presidente dell’ Inps come abbia fatto a non pagare il bonus a chi ne aveva bisogno per darlo invece ai parlamentari". "Incontrerò il vicepresidente Gianluca Forcolin e i consiglieri Riccardo Barbisan ed Alessandro Montagnoli. Dopo di che renderò note le decisioni". Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in merito alla vicenda ’bonus’. "Ricordo che sono stato io, per primo, a porre la questione a livello nazionale, perché penso che sia fondamentale la chiarezza; bisogna avere sempre la schiena diritta. Dopo di che - ha precisato - stiamo parlando di un provvedimento che non è affatto illegale, bensì di un tema di opportunità. Abbiamo tre casi tra loro differenti: due consiglieri che hanno chiesto il bonus, lo hanno ottenuto e poi hanno documentato di aver fatto beneficenza elargendola a terzi; dall’altro abbiamo un vice presidente che è socio di minoranza di uno studio associato che ha presentato domande per i soci e i clienti".


 

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