Fico annuncia la riorganizzazione della Camera: "Si lavorerà da lunedì a venerdì"

“Per gestire in modo ottimale gli spazi, visto che ci sarà l’obbligo di pausa e sanificazione ogni tre ore di seduta”, il presidente Roberto Fico ha infatti proposto che “il lavoro dell’aula si svolga dal lunedì al venerdì, mentre le commissioni dovrebbero spalmare le proprie convocazioni lungo tutti e sette i giorni”. Questa, spiega il presidente di Montecitorio in un post su Facebook, “è la proposta che ho formalizzato ieri sera in capigruppo a tutte le forze politiche”.
Il presidente di Montecitorio ha quindi ricordato l’impegno dei parlamentari in questa fase: “Quella di oggi è la prima seduta con le postazioni per i deputati in tribuna, da dove sarà possibile intervenire e votare. Questo il primo passo verso una direzione già tracciata che ci porterà ad altre innovazioni nei prossimi giorni. Sì perché mentre qualcuno parlava di un Parlamento che lavora troppo poco in Italia il lavoro è stato più intenso, sia come sedute sia come votazioni, rispetto agli altri Parlamenti europei. A dimostrazione di un impegno serio, costante e condiviso, e del ruolo centrale delle Camere”.
“Il Parlamento – aggiunge – è un pilastro della nostra democrazia, punto di riferimento per tutti i cittadini. Il momento che stiamo vivendo è molto delicato e complesso, proseguiremo nel nostro lavoro per dare tutte le riposte di cui i cittadini hanno bisogno. Abbiamo intanto definito il calendario della prossima settimana: martedì il decreto Covid, che proseguirà nei giorni successivi. Mercoledì e giovedì si terranno anche le informative del ministro per il Sud Provenzano e del ministro della Cultura Franceschini. Dopo il decreto invece si esaminerà la mozione delle opposizioni sulle libertà costituzionali. Finora il lavoro delle camere si è concentrato sulle questioni connesse all’emergenza Covid 19 e agli atti indifferibili e urgenti. Ci apprestiamo con il calendario di maggio – che definiremo più precisamente la prossima settimana – ad avviare una ripresa ordinaria dell’attività parlamentare, quindi non solo provvedimenti legati all’emergenza”.
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