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  • domenica 4 maggio 2025

Berlusconi accusa Salvini: “Ha consegnato il Paese alla sinistra”. Poi rivendica l’orgoglio di essere nel Ppe

 


Immediatamente dopo aver ricevuto la Delegazione di basso profilo della Lega, Conte si è incontrato con Silvio Berlusconi, che ha deciso di essere presente all’incontro salvando protocollo e doveri istituzionali e soprattutto ricordando di essere la costola italiana del Partito Popolare Europeo. In buona sostanza, l’ex Presidente del Consiglio ha marcato, anche nelle parole pronunciate, la sua differenza dagli alleati nelle Regioni, ma sempre meno al livello di coalizione nazionale. Insieme a Berlusconi erano presenti le due capogruppo alla Camera e al Senato Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini, ed il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. "Dopo il fallimento del governo - ha detto Berlusconi all’uscita dal colloquio con Conte -  siamo convinti che le maggioranze per essere garanzia di efficienza e stabilità si devono formare prima del voto da forze politiche omogenee e valoriali. Sarebbe stato assolutamente meglio ridare la parola agli italiani" ha detto Silvio Berlusconi al termine della consultazione. Poi il durissimo attacco alla Lega di Salvini: "Il fatto che la Lega abbia proposto di risuscitare l’esperienza gialloverde rappresenta per noi un problema politico molto serio, su cui tutti gli elettori di centrodestra devono riflettere seriamente perchè così si è consegnato il Paese alla sinistra". "Faremo una opposizione ferma, coerente, senza sconti ma composta. La condurremo innanzitutto in Parlamento ma saremo pronti a mobilitarci se aumenteranno l’oppressione giudiziaria o la pressione fiscale mettendo le mani nelle tasche degli italiani". Lo dice Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni del premier Conte a Montecitorio. "A Conte abbiamo sottoposto le nostre priorità programmatiche a partire dall’emergenza terremoto. il ritardo accumulato non è da Paesi civili. Il futuro governo, se nascerà, ha il dovere morale di dare risposte concrete alle popolazioni colpite". Dunque parole ed argomenti ben diversi da quelli pronunciati dagli esponenti di secondo piano che rappresentavano il resto delle opposizioni.


 

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