ArcelorMittal, l’appello di Renzi ai partiti e sogna ‘Italia Viva’ paladina del ‘No Tax’

Arcelor Mittal “se ne vuole andare e bisogna dirgli di no, oggi Conte lo incontra e deve avere il sostegno di tutti” i politici “nel dirgli: non fare il furbo con gli operai di Taranto”. Matteo Renzi a Rtl102.5 lancia un appello all’unità delle forze politiche nel sostenere la battaglia del governo per salvare la ex Ilva.
Dare lo scudo penale a tutte le imprese è la soluzione? “Scudo penale è un’espressione brutta – risponde il leader di Italia Viva – ma dire che chi bonifica e rimette a posto abbia agevolazioni per me va bene, la risposta è si. Ma questa norma qui con il contratto del signor Mittal non c’entra niente. Tenere aperta Ilva sì. Chiudere significa mettere in ginocchio il Mezzogiorno, io faccio di tutto per tenere in piedi l’azienda, non faccio cordate, faccio tutto quello che posso. Ma colui che ha preso un impegno con lo Stato italiano, li rispetta”.
Renzi spera però che “si smetta di litigare tra partiti. Io sognerei che da Salvini a Zingaretti, da Di Maio a Italia viva, da Berlusconi a Conte tutti dicessero che la priorità è salvare i posti di lavoro. Altrimenti non è politica è wrestling”.Poi Renzi parla anche del suo nuovo partito: “Io sono come Jessica Rabbit, non sono cattivo, mi disegnano così. A chi interessa a chi accadrà il giorno dopo delle elezioni in Emilia-Romagna, in Calabria o in Toscana? Chiederei agli ascoltatori se gli interessa sapere chi saranno i Consiglieri regionali in Emilia-Romagna o sapere se riusciamo ad eliminare quella follia della tassa sulle auto aziendali. Io penso che il 95% degli italiani risponderebbe che gli interessa che non mettano una tassa per chi guadagna 25000 euro l’anno e poi deve pagare 1000 euro per avere una Punto. A me sta a cuore l’evitare che il governo aumenti le tasse – chiarisce -.
Abbiamo fatto la battaglia sull’IVA, ci han preso per matti, e l’abbiamo tolta, abbiamo fatto la battaglia sulla tassa sui cellulari e abbiamo tolto anche quella, adesso sulle auto aziendali e sembra – lo riportano anche i giornali stamattina – che abbiano tolto anche quella lì. A me adesso interessa cercare, per quanto possibile, di fare una cosa che, forse non interessa molto all’opinione pubblica: ridurre il costo degli interessi sul debito. Tutto ciò che avverrà in Emilia-Romagna, in Calabria, in Toscana, in Liguria, lo vedremo a tempo debito, ora la priorità è fare un partito ‘No Tax’”.
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