Speranze nel settore agricolo con la parziale riapertura del 27 aprile

Lo stop forzato al settore della meccanica agricola “aggrava la situazione di difficoltà nei campi dove, con l’inizio delle campagne di raccolta, alla mancanza di lavoratori si aggiungono gli ostacoli per le forniture di macchine, attrezzature e ricambi necessari per la lavorazione nei terreni”. Lo afferma la Coldiretti sottolineando la necessità di anticipare al 27 aprile la riapertura delle attività legate alla meccanica agricola, “come hanno già fatto molti Paesi”.
“La meccanizzazione – sottolinea l’organizzazione agricola – diventa una scelta necessaria in questo momento in cui è venuto a mancare l’apporto lavorativo di molti dei 370mila stagionali che ogni anno arrivavano dall’estero, a causa del blocco delle frontiere”.
“Servono subito – spiega la Coldiretti – voucher agricoli semplificati per offrire opportunità di lavoro a cassintegrati, pensionati e studenti, ma anche tecnologie efficienti per garantire la piena operatività dell’agricoltura nazionale, che si classifica al primo posto a livello comunitario per numero di imprese e valore aggiunto grazie ai primati produttivi: dal grano duro per la pasta al riso, dal vino a gran parte dei prodotti ortofrutticoli, ma anche per la leadership nei prodotti di qualità come salumi e formaggi”.
Le imprese agricole “necessitano di macchine, attrezzature e ricambi per arare il terreno, seminare, mantenere sane le colture, irrigare e raccogliere ma anche per dare da mangiare agli animali, mungere e conservare il latte”.
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