Pandemia e crisi, ConfimpreseItalia rilancia le sue proposte: Giubileo Fiscale, stop alle cartelle e più finanziamenti a fondo perduto. La scommessa dell’Ecobonus
I numeri di un recentissimo studio prodotto da un Istituto indipendente come la Banca d’Italia, ci dicono quanto sia grave la situazione economica nel Paese e quanto sia necessario mettere in campo misure straordinarie per sostenere il sistema delle Mpmi.
Fino ad ora, secondo lo studio di Banca d’Italia, le misure di primo impatto decise dal Governo, avrebbero salvato da una crisi senza prospettive “101.000 imprese (13,8% del totale), che impiegano 1,2 milioni di addetti”, E questo sarebbe avvenuto, non tra qualche anno ma nel 2020.
Ma non tutto è superato grazie e solo con queste misure. I DD.LL ‘Cura Italia; Liquidità; Rilancio ed Agosto. Va detto, infatti, che lo Studio di Banca d’Italia, ci dice anche una seconda cosa, che forse è più importante della prima, “anche in assenza della Pandemia – si legge – 70mila imprese, il 9,6% del totale, si sarebbero trovate in crisi entro il 2020, con un deficit di patrimonio pari a 23 miliardi”.
Per Banca d’Italia si tratta di una contraddizione in termini visto che il Rapporto ci dice “che le misure adottate dal Governo si sono concentrate sulle imprese più colpite dalla pandemia, le quali però avevano nel complesso necessità patrimoniali minori rispetto alle imprese che si sarebbero trovate comunque in stato di crisi”.
Proprio ragionando su queste tesi di via Nazionale e su altre di altri Istituti di Ricerca, oltre che naturalmente su quelle del nostro Ufficio Studi, ConfimpreseItalia, ritiene, al netto di tutto questo, che le misure del Governo siano senza prospettiva, o meglio, salvano il salvabile, ma non garantiscono il futuro al Sistema Italia.
La Confederazione guidata dal Presidente D’Amico torna ad avanzare le sue proposte, che sono fatte di ulteriori risorse a fondo perduto da destinare a tutto il sistema produttivo italiano: alle partite iva, all’intero mondo dell’artigianato, al sistema termale e dell’accoglienza e cura sanitaria, eccellenza italiana, ma rimasta fuori dal grosso dei finanziamenti stabiliti dai D.L..
Accanto a questo serve un vero e proprio ‘Giubileo Fiscale’, una moratoria definitiva sui debiti di imprese e cittadini, una pace fiscale con lo Stato. Ci sembra già chiaro, fin da ora, che le imprese, in crisi da anni, nella gran parte non saranno in grado di onorare i loro impegni fiscali e con le imprese i dipendenti delle stesse e più in generale i cittadini.
Serve uno stop forzato delle cartelle fino a quando l’economia e le produzioni non siano stabilmente ripartite ed una riduzione delle stesse in misura concreta (50/70%).
E’ necessario ridar fiducia ora. Non serve mantenere la ‘spada di Damocle’ sulle teste dei debitori, così si alimenta esclusivamente la voglia di rinunciare e ritirarsi definitivamente dal mondo produttivo.
Accanto a questo, va detto, che ConfimpreseItalia si è mobilitata sull’intero territorio nazionale con i suoi sportelli, per assicurare assistenza nella interpretazione e nella lettura delle norme stabilite dal Governo ed anche nel credito.
In questa direzione c’è stata una vera e propria mobilitazione nei territori, nel tentativo di raggiungere e sostenere più imprese possibili, grazie agli strumenti del finanziamento a garanzia piena (100%) dello Stato, quelli che minori garanzie ed a tutti i pacchetti di finanziamento messi in campo da Lucania Fidi ed Artigiancassa.
Tutte le Federazioni di categorie che fanno riferimento a Confimprese Italia e tutte le Associazioni territoriali hanno dato il loro contributo che in molti casi è risultato fondamentale per il salvataggio di molte imprese.
Oltre a questo, la Confederazione ha ritenuto opportuno puntare anche sull’Ecobonus, uno strumento decisivo per far ripartire un settore letteralmente scardinato, come quello dell’edilizia. LaFederazione Immobiliare & Property di ConfimpreseItalia, grazie ad un importante accordo con una grande multinazionale specializzata del settore ha creato le condizioni per leggere e mettere in pratica il SuperEcoBonus110%, senza nessun rischio, con il grande vantaggio di poter cedere il beneficio al fornitore dei lavori per ottenere uno sconto immediato nella fattura, potendo effettuare tutti i lavori compresi nel Decreto Rilancio assolutamente a costo zero. La Fedreazione Immobiliare & Proporty, insieme a ConfimpreseItalia hanno selezionato un pool di esperti seguirà il cliente per le asseverazioni fiscale e tecniche, a partire dai sopralluoghi iniziali per lo studio di fattibilità alla redazione di tutta la documentazione atta alconseguimento del riconoscimento del credito di imposta spettante, secondo le normative, a seguito di interventi di riqualificazione degli edifici.
ConfimpreItalia ritiene il volano dell’Ecobonus, uno strumento di grande rilevanza e di ripartenza, non solo per il sistema dell’edilizia e dei piccoli artigiani (idraulici, falegnami etc), ma di ossigeno per i territori.
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