L’allarme della Coldiretti: "Italia isolata rischia 44,6 mld nell’export"

Con l’Italia isolata sono “a rischio 44,6 miliardi di esportazioni agroalimentari a causa dei vincoli alle frontiere, delle difficoltà logistiche e al calo della domanda estera spesso favorita da strumentalizzazioni e concorrenza sleale”. Lo sostiene la Coldiretti, sulla base dei dati Istat del 2019, dopo il moltiplicarsi dei vincoli alle frontiere posti da un numero crescente di paesi. La stretta al Brennero dell’Austria “è la più pericolosa con circa i due terzi (63%) delle esportazioni agroalimentari italiane che interessano i paesi dell’Unione Europea, con la Germania come principale partner con 7,2 miliardi”.
“Limitazioni ai passaggi transfrontalieri – spiega l’organizzazione agricola – sono state decise a nord anche dalla Svizzera, che ha deciso di chiudere alcuni valichi di collegamento con l’Italia, mentre a est coinvolgono due tradizionali porte di passaggio delle merci Made in Italy verso l’Europa orientale, come la Slovenia sulla sua frontiera terrestre e la Croazia che ha sospeso i collegamenti via mare fra Ancona e Spalato”.
In questa situazione, sottolinea il presidente Ettore Prandini, “lanciamo un appello alla grande distribuzione commerciale affinchè sostenga il consumo di prodotti alimentari Made in Italy con la scelta di fornitori in grado di garantire la provenienza nazionale di alimenti e bevande. C’è l’esigenza di sostenere l’economia, il lavoro e il territorio nazionale in questo momento di difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus”.
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