Inps ed Inail? Povere imprese! I ritardi nei pagamenti sono oltre i 54 giorni

Inps e Inail pagano le imprese in ritardo, così come la metà dei ministeri. Lo sostiene la Cgia che ha estrapolato i dati relativi agli Indicatori di Tempestività dei Pagamenti (Itp) e l’ammontare dei debiti commerciali delle principali amministrazioni pubbliche presenti in Italia. Nel 2018 l’Inps ha registrato in media un ritardo pari a più di 10 giorni rispetto alle disposizioni di legge, l’Inail di oltre 54 giorni, quasi due mesi. In dettaglio nel 2018 l’Inps ha registrato un Itp pari a +10,13, saldando quindi i conti con i fornitori con più di 10 giorni medi di ritardo rispetto alle disposizioni previste dalla legge. L’istituto al 31 dicembre 2018, aveva un debito commerciale complessivo nei confronti dei fornitori di 157,2 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’Inail l’Itp riferito al IV trimestre 2018 è stato pari a +54,45: in pratica l’istituto in questo trimestre ha saldato i propri fornitori con quasi 2 mesi di ritardo. Se poi guardiamo al dato dei ministeri quello della Difesa, ad esempio, registra la situazione più critica. L’anno scorso ha liquidato i fornitori con 67 giorni di ritardo e ha maturato a fine anno ben 313,2 milioni di euro di debiti. Anche il Ministero dell’Interno non brilla per puntualità: nel 2018 ha saldato le fatture dopo 60,9 giorni dalla scadenza e, come nel caso dell’Inail, non ha ancora aggiornato il sito sull’ammontare complessivo dei debiti registrati negli ultimi 3 anni. Il Ministro delle Politiche agricole ha saldato le fatture con poco più di un mese di ritardo (Itp 2018 medio pari a +32,82), creando un debito complessivo di quasi 55,6 milioni di euro.
Sebbene non abbiano mai postato sul sito l’ammontare dei debiti accumulati, i più celeri a pagare sono stati il Ministero dell’Istruzione (Itp pari a -7,74), il Ministero degli Esteri (-19,70) e il Ministero della Giustizia (-27,38). In tutti questi tre casi i pagamenti sono avvenuti prima della scadenza prevista per legge.
Commenti