Imprese, Allegrini ed il vino italiano incontrano l’Oriente
L’attenzione della casa vinicola veronese sarà rivolta nel 2019 ai mercati orientali, al Giappone in particolare, come esempio di partnership virtuosa. Mentre i mercati gli Usa vivono un fase di assestamento Giappone, Corea del Sud, Hong Kong e Singapore dimostrano vitalità e dinamismo ideali per crescere nei prossimi anni. "Il vino è simbolo di incontro – ha detto Marilisa Allegrini -, un incontro che significa conoscenza, dialogo, reciprocità, condivisione, armonia. La direzione del nostro sguardo ha raggiunto l’Oriente, con il desiderio di capire e comprendere che cosa accade quando la cultura occidentale incontra la cultura orientale". Incontro, ha aggiunto, è anche la collaborazione che Allegrini ha avviato con Milano e Identità Golose, e con Carlo Cracco - presente all’incontro - al quale l’azienda ha affidato la cucina di Villa Della Torre, la sede di rappresentanza, per le cene di gala durante Vinitaly.
Omaggio all’Oriente, nel 40/o dell’acquisto da parte di Giovanni Allegrini del vigneto icona della Valpolicella, è infine l’etichetta de "La Grola" limited edition, che parla giapponese con la collaborazione dell’artista Hiroyuki Masuyama, che l’ha raccontato osservandolo e fotografandolo per 24 ore consecutive. "Tempo e spazio sono gli elementi base dell’intera opera di Masuyama – ha detto Caterina Mastella Allegrini - Tutto gravita attorno a questi due concetti. Masuyama affianca e sovrappone il risultato di centinaia di scatti fotografici presi sui luoghi rappresentati, da un punto di vista fisso, in questo caso uno dei luoghi panoramici più spettacolari della Valpolicella".
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