• Quotidiano di informazione
  • venerdì 2 maggio 2025

Ex Embraco, 413 lavoratori appesi ad un filo

Nel giugno 2020 scadranno gli ammortizzatori sociali. Non solo: le nuove produzioni di robot per pannelli solari, biciclette elettriche e sistemi per la distribuzione dell’acqua non sono partite, e neanche sono arrivati i nuovi macchinari che dovrebbero realizzarle. Una situazione strana quella della Ventures Production, la società italo-israeliana che ha rilevato la Embraco di Riva di Chieri (Torino), con i suoi 413 lavoratori. Che lunedì 16 settembre daranno vita a uno sciopero di quattro ore (a partire dalle ore 14), con presidio davanti ai cancelli, allo scopo di riportare l’attenzione sulla propria vicenda. Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil chiedono anche un incontro urgente al ministero dello Sviluppo economico. E’ quanto si legge su Rassegna.it, il quotidiano on line legato alla Cgil. 


“La proprietà ha promesso al dicastero 20 milioni di investimento, ma di questo si è visto ben poco”, spiega il responsabile Fiom Cgil Ugo Bolognesi. “Parlano di biciclette, di mattoncini digitali, dicono che gli ordinativi per i robot stanno arrivando, ma noi vogliamo vedere i fatti”, continua l’esponente sindacale: “I fatti ci dicono che a meno di un anno dalla fine della cassa integrazione, le produzioni non sono ancora partite. L’impressione è che la nuova proprietà non si sia ancora calata pienamente nell’ottica della grande azienda, con determinate dinamiche e relazioni industriali”.


Lo stop, prosegue Bolognesi, serve per “richiamare l’azienda a mantenere i propri impegni, ma anche ad attirare l’attenzione della Regione Piemonte e del governo”. Ed è proprio al nuovo esecutivo che si rivolge il responsabile Fiom: “Al governo chiediamo di battere un colpo. È dal marzo scorso che non abbiamo più notizie provenienti dal ministero dello Sviluppo economico. Dovevamo essere convocati a giugno, ma stiamo ancora aspettando l’incontro. I lavoratori, però hanno ormai perso la pazienza”.


Uno sciopero “politico”, visto che non è indirizzato a bloccare la produzione, bensì a rimarcare che a più di un anno dall’acquisizione (era il luglio 2018) l’impianto è del tutto fermo. All’inizio del 2019 doveva partire la commercializzazione e la vendita dei nuovi prodotti, nel primo anno la Ventures contava di fatturare 39 milioni e ottenere un alto tasso di redditività. Attualmente sono rientrati in fabbrica soltanto 187 lavoratori (poco più del 40 per cento dell’intero personale), impegnati su bici elettriche e mattoncini digitali, ma le linee automatizzate ancora non si vedono.


 

 Commenti

La tua email non verrà pubblicata. Campi richiesti:

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. OK