Enasarco, appello al Governo: "Servono sostegni"

“E’ necessario intervenire al più presto, per evitare che la situazione diventi più grave di quello che già è”. Lo dice, a proposito dell’emergenza coronavirus, Alfonsino Mei, “frontman” della lista unitaria “Fare Presto!”, candidata alle prossime elezioni Enasarco 17-30 aprile e che mette insieme Anasf, Federagenti, Fiarc oltre a godere del sostegno di Confesercenti e Anpit.
“Anche noi – dice Antonino Marcianò, presidente nazionale di Fiarc (Federazione degli agenti e dei rappresentanti di commercio) – stiamo subendo le conseguenze negative dell’emergenza Coronavirus: i taccuini per gli ordini dei colleghi rimangono desolatamente vuoti. I nostri clienti sono le aziende e i negozi: se l’economia rallenta e i consumi diminuiscono, è inevitabile che anche gli ordini non si facciano o siano rimandati. Abbiamo calcolato che dall’inizio dell’emergenza gli ordini siano diminuiti del 30/40% con punte più alte in alcuni settori come quello alimentare. Dunque, anche per noi è urgente un pacchetto di interventi che almeno mitighi le nostre difficoltà.”.
Alfonsino Mei, manager di IW Bank UBI Banca, invoca “un tavolo con il governo per discutere quanto prima dell’emergenza che il coronavirus ha innescato in una categoria professionale quanto mai falcidiata in questi ultimi giorni, e purtroppo presumiamo nelle prossime settimane. Emergenza che rischia di portare le famiglie al collasso e di provocare ingenti perdite di posti di lavoro”.
La lista “Fare Presto” lancia un appello al governo per interventi urgenti a favore degli agenti di commercio e propone ai ministeri competenti l’adozione immediata delle seguenti misure:
- Sospensione dei versamenti tributari periodici in capo agli agenti (in particolare IVA, acconti e saldo IRPEF, etc.).
- Sospensione dei versamenti previdenziali Inps ed Enasarco (in questo ultimo caso anche per le aziende preponenti che a tale versamento concorrono per il 50%).
- Sospensione degli effetti di eventuali cartelle esattoriali, compresi piani rateali o rottamazioni già in corso, o di qualsiasi altro provvedimento assunto dagli uffici della riscossione.
Va infine ricordato che a giugno è previsto il versamento del saldo 2019 e dell’acconto 2020 dell’Irpef, pari al 40%. Per quanto riguarda il saldo, la lista “Fare Presto” chiede anche in questo caso il differimento del pagamento. Per quanto riguarda l’acconto, se ne chiede la sospensione o almeno una forte riduzione.
“Si tratta di misure – conclude Luca Gaburro segretario nazionale Federagenti – che ovviamente non risolvono il problema del calo di fatturato, ma che almeno sono in grado di evitare alla categoria esborsi che in questo momento rischierebbero, in molti di casi, di compromettere la continuità stessa dell’attività di tanti colleghi”.
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