Dopo la fusione tra Fca e Psa, la Fiom Cgil chiede nuovi modelli

"E’ positivo che l’azienda abbia ribadito la conferma degli investimenti per l’Italia", ma "bisognerà controllare via via l’attuazione del piano e capire se garantisce la saturazione degli stabilimenti".Lo ha detto la segretaria generale della Fiom, Francesca Re David, al termine dell’incontro con Fca, che si è tenuto a Torino il 20 dicembre, nel quale il gruppo automobilistico ha illustrato ai sindacati la fusione con Psa.
"Noi chiediamo nuovi modelli - ha spiegato Re David - perché bisogna arrivare al momento della fusione più forti, con una struttura produttiva più forte. La fotografia ad oggi è che in America si sta assumendo, in Francia non c’è utilizzo di ammortizzatori sociali, in Italia invece ci sono molti ammortizzatori".
Prosegue la segretaria Fiom: "Non ci stancheremo mai quindi di chiedere che venga messo in atto il piano - ha aggiunto - e nello stesso tempo si ragioni su altri modelli che garantiscano la fine di quella cassa integrazione che i lavoratori si portano dietro da 13 anni".
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