Artigianato, c’è l’accordo sul nuovo contratto. Sottoscritta l’intesa

Con l’accordo sulla parte economica, si è finalmente completato l’iter per il rinnovo del contratto dell’edilizia del comparto artigiani, scaduto più di tre anni fa. Con l’intesa sottoscritta, si riallineano per la prima volta nel settore tutti i ccnl dell’edilizia, sia sul versante salariale che su quello della bilateralità e del welfare che, per gli edili, è contrattuale. Questo, era l’obiettivo dichiarato dalle organizzazioni sindacali di categoria sin dalla presentazione della piattaforma, ed è stato uno dei motivi principali del confronto lungo e serrato fra le parti al tavolo della trattativa. Un unico fondo sanitario per tutto il settore, un’unica visione strategica della bilateralità con gli stessi costi, aumenti sui minimi tabellari che confermano l’autorità salariale dei cccn, sono i pilastri di questa stagione contrattuale. A siglare l’intesa, che interessa circa 400.000 addetti che lavorano in centinaia di migliaia di imprese, sono Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, e le controparti Anaepa Confartigianato, Cna, Fiae Casartigiani e Claai. "Per il calcolo dell’aumento retributivo è stato utilizzato un metodo che omogeneizza le tabelle contrattuali dell’artigianato con quelle degli altri contratti dell’edilizia, al fine di evitare fenomeni di dumping contrattuale e la concorrenza all’interno di uno stesso luogo di lavoro. Al parametro 130, che equivale a operaio specializzato, punto di maggiore addensamento nell’artigianato, l’incremento è di 68 euro. Le parti hanno deciso poi di aumentare di 2 euro al 1° livello il contributo alla previdenza complementare nazionale, Prevedi, già a partire dal 1° marzo prossimo. Aumento che al settimo livello sarà di 4,10 euro al mese".
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