Patrick Zaki resta in carcere. Per lo studente la giustizia egiziana è un optional

La custodia cautelare in carcere è stata aumentata di 45 giorni per Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna, accusato dalle autorità del Cairo di “propaganda sovversiva”. Lo ha ha deciso un giudice in Egitto. La notizia è riportata da alcuni media. Ora, dopo il caso del nostro Giulio Regeni, il Governo Conte dovrà prendersi qualche responsabilità in più e magari prendere iniziative diplomatiche assolutamente più incisive nei confronti di una Paese che nega da mesi all’Italia i suoi giusti diritti su quanto accaduto a Regeni ed al cittadino egiziano e studente in Italia tutte le necessarie prerogative di una democrazia in un caso di giustizia.
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