Kerry: “Trump non ha fermato l’impegno degli Usa per il clima e l’ambiente”
“Quando Trump è uscito dall’accordo di Parigi, io e altri governatori abbiamo annunciato la nascita di un movimento negli Stati Uniti per dire ‘ci siamo ancora’ e 37 Stati hanno mantenuto il loro portfolio di rinnovabili. L’87% degli americani è rimasto sempre impegnato nell’accordo di Parigi”, ha detto John Kerry, inviato speciale Usa per il clima. Adesso, con la Cop di Glasgow, “è necessario unirsi e fare ulteriori passi, ogni PAese deve lavorare per aumentare le sue ambizioni”. Avere successo nella lotta ai cambiamenti climatici, ha aggiunto Kerry, “significa usare la creatività, la diplomazia, trasformare il potere dei cervelli in potere dell’energia. Usare tutti gli strumenti tecnologici a disposizione, non procrastinare e mettere fine al negazionismo”. Non si tratta di “scegliere tra una migliore qualità della vita e una peggiore”, con la sostenibilità e la riduzione dell’inquinamento “c’è una vita più sana da vivere” e “dobbiamo inziiare a riconoscere i benefici della sostenibilità” anche nel settore del lavoro, dove le energie verdi creano posti di lavoro. “Tutti dobbiamo lavorare insieme per la rivoluzione energetica, per gestire la crisi ambientale che è crisi energetica”, ha detto Kerry. “Parigi era un accordo in cui ogni Paese ha detto di fare quello che poteva fare, ma nel farlo non tutti si sono impegnati a fare quello che dovevano fare, inclusi noi”, ha concluso.
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