Visco (Banca d’Italia): “Tensioni dallo spead. Irrigidite le condizioni del credito bancario. Rischi per Pmi e famiglie”

C’è preoccupazione alla Banca d’Italia per il ritmo ossessivo dello spread. I continui balzi in avanti ed indietro hanno già determinato gravissimi contraccolpi per le famiglie, alle prese con i mutui e le aziende che invece devono rispondere dei finanziamenti di banche e finanziarie. Chiaro ed esaustivo l’intervento del Governatore della Banca d’Italia, Visco che così descrive la situazione: "Fino a oggi l’impatto dell’aumento delle spread su prestiti a famiglie e imprese è stato limitato, ma iniziano ad emergere tensioni”. Le condizioni del credito bancario si sono irrigidite soprattutto per le piccole imprese. Questo – ha detto Visco – sta avvenendo a causa dell’aumentare dei costi della raccolta bancaria ma anche per via delle previsioni economiche che peggiorano”.
Lo spread italiano ’’all’inizio di questa settimana è andato oltre i 270 punti base, più del doppio rispetto all’inizio del 2018 e prima delle elezioni politiche. L’elevato rapporto debito pubblico/Pil espone l’Italia alla volatilità dei mercati finanziari’’, ha detto ancora Visco. ’’La durata media residua del debito pubblico è superiore a 7 anni. Pertanto - ha aggiunto - l’impatto iniziale dei più alti tassi di interesse sui costi di servizio rimane limitato ma, se l’aumento dei tassi dovesse persistere, peserebbe inevitabilmente sulla spesa. Ridurre il debito ’’mantenendo un adeguato avanzo primario, è quindi di vitale importanza’’, ha aggiunto il governatore che ha avvertito: uno spread alto nel lungo termine ’’finirebbe inevitabilmente per danneggiare l’economia reale. Una strategia credibile per ridurre a medio termine l’onere dell’elevato debito pubblico dell’Italia non può più essere rinviata’’.
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