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  • martedì 29 aprile 2025

Salari da ultimi in Europa, e in Italia si lavora pure di più

 


Salari degli italiani al palo da un decennio. Per i lavoratori italiani il salario lordo medio si colloca a livelli ben inferiori rispetto alla media degli altri Paesi dell’Eurozona e risulta di poco superiore solo a quello spagnolo. L’Italia ha un alto numero medio di ore lavorate all’anno per dipendente e allo stesso tempo la minor quota salari in percentuale del Pil. Insomma, in Italia si lavora di più – a causa della scarsa capacità tecnologica e ai bassi investimenti in innovazione del nostro sistema economico – ma si viene retribuiti molto meno. E come se non bastasse, sui salari italiani grava una pressione fiscale a livelli record. E’ la fotografia scattata dalla Cgil in una ricerca della Fondazione Di Vittorio sulla questione salariale in Italia.


Guardando nel dettaglio i dati, dalla ricerca emerge che il salario lordo annuale medio (a prezzi costanti 2019) nei Paesi Bassi e in Belgio si attestava, nel 2000, a 44 mila e 43,4 mila euro rispettivamente e ha registrato a fine 2019 una crescita del +8,8% e +9,9%. Nello stesso periodo, il salario in Germania e in Francia, che nel 2000 era di 35,8 mila e 32,2 mila euro, è cresciuto del +18,4% e del +21,4%. Infine, il salario in Italia e Spagna, che nel 2000 era pari a 29,1 mila e 26,8 mila euro, ha segnato nel 2019 un aumento, rispettivamente, del +3,1% e +2,2%.


 


 

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