L’Abi puntualizza: "Accessibilità in Banca strumento di innovazione"

L’obiettivo di favorire una crescente accessibilità in banca “diventa sempre più una importante leva per l’innovazione dei processi, delle infrastrutture e dei canali di contatto con la clientela”. Lo afferma l’Abi sulla base dell’ultima rilevazione dedicata alle iniziative promosse dalle banche per favorire l’accessibilità fisica e digitale di tutte le fasce della clientela, a partire dalle persone con limitazioni funzionali, anche temporanee.
L’ampia diffusione di interventi “in ottica di accessibilità fisica e digitale conferma il ruolo strategico che la tematica ha assunto per le banche per promuovere una sempre più efficace ed efficiente relazione con la clientela”.
Dall’indagine, spiega Palazzo Altieri, “emerge che le banche concentrano il loro impegno su soluzioni per migliorare la fruibilità degli spazi e per ridurre i tempi di attesa in banca, nonchè per favorire lo svolgimento delle diverse operazioni bancarie attraverso canali digitali accessibili”.
Su un campione rappresentativo del settore (pari a circa il 58% in termini di sportelli), “le banche hanno implementato misure per: agevolare l’accesso o la permanenza in banca dei propri clienti (la quasi totalità dei rispondenti); promuovere lo svolgimento da remoto di alcune operazioni legate alle fasi antecedenti la sottoscrizione dei diversi contratti (85% degli sportelli censiti); sviluppare soluzioni ibride che consentano alla clientela, attraverso l’uso dei propri dispositivi tecnologici, di impostare operazioni che poi vengono concluse in filiale (70% degli sportelli); ridurre i tempi di attesa in filiale tramite la prenotazione di appuntamenti (75% degli sportelli)”.
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