Recovery Plan, consegnata la bozza dell’Italia all’Ue
L’Italia ha consegnato la bozza del Recovery Plan alla Commissione Ue, diventando così il dodicesimo Stato membro a inviare a Bruxelles la versione (non definitiva) del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Gli altri Paesi ad aver avanzato la richiesta dei finanziamenti Ue (sovvenzioni e prestiti) loro assegnati sono Portogallo, Grecia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Spagna, Germania, Croazia, Repubblica Ceca, Francia e Slovacchia. In questa fase, precisano dall’Ue, si tratta ancora di una interlocuzione informale tra governi e Commissione, perché il piano nazionale di Recovery propriamente detto non può arrivare prima dell’entrata in vigore del regolamento del Recovery fund, prevista per metà febbraio. Il Fondo Rrf ("Dispositivo per la ripresa e la resilienza") finanzierà progetti di investimenti e di riforme articolati su sei pilastri: 1) transizione verde; 2) trasformazione digitale; 3) crescita e occupazione intelligenti, sostenibili e inclusive; 4) coesione sociale e territoriale; 5) salute e resilienza; 6) politiche per la prossima generazione, infanzia e giovani, istruzione e competenze. I piani per la ripresa e la resilienza dovranno inoltre rispondere in modo efficace alle "Raccomandazioni specifiche per Paese", che la Commissione presenta rispetto a ciascuno Stato membro.
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