Sistema carcerario al collasso, la protesta davanti a Montecitorio dell’Uspp

L’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria, una delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del Corpo ha manifestato davanti Palazzo Montecitorio. L’iniziativa nasce dalla necessità di chiedere al Parlamento misure urgenti a favore del lavoro svolto dalla Polizia Penitenziaria all’interno delle carceri italiane, soprattutto in questa fase di conversione in legge del cosiddetto ‘decreto rilancio’.
‘Il sistema penitenziario sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia, dopo le rivolte del marzo scorso, le evasioni e le morti dei detenuti avvenute in quei giorni, le devastazioni e i ferimenti degli agenti di Polizia Penitenziaria. Ferimenti e aggressioni che gli agenti subiscono quotidianamente da anni ormai e che sono divenuti intollerabili’, spiega Giuseppe Moretti Presidente del’USPP che aggiunge ‘non bastano i droni per ridare serenità lavorativa agli agenti che ogni giorno rischiano la propria incolumità nelle carceri’.
Per Moretti ‘Poiché non si intravedono segnali di miglioramento rispetto a questo stato di cose e poichè riteniamo prioritario mettere in sicurezza il lavoro delle donne e degli uomini che rappresentano l’ultimo balurado di legalità dello Stato negli istituti penitenziari, chiediamo un immediato intervento del Parlamento sulle questioni più importanti. In primo luogo, è necessario dichiarare lo stato di emergenza delle carceri italiane, perché le rivolte del mese di marzo hanno messo in risalto con drammatica evidenza che il sistema penitenziario è al collasso’.
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